Ragazzi da tutto il mondo alla scoperta del Giardino dei Ghiacciai

Il Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia ospita sempre più giovani per laboratori e iniziative a beneficio dell'ambiente. Un gruppo di studenti provenienti da tutto il mondo ha partecipato in maniera dinamica con attività ambientali e un concerto in piazza a Poschiavo.
20.08.2025
3 min
Foto d'archivio.

Non solo camp di lavoro, ma anche un concerto in piazza

Il Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia diventa sempre più un laboratorio di cura dell’ambiente alpino e di ricerca.

L’altra settimana un gruppo di 19 studenti provenienti da tutto il mondo (dal Portogallo e dal Belgio, ma anche da Taiwan, Egitto e Brasile, solo per citarne alcuni) ha preso parte a un camp di lavoro estivo al Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia che aveva proprio l’obiettivo di mettere sotto la lente dei ragazzi l’evoluzione geologica delle montagne con un focus particolare sulla necessità di tutela dell’ambiente alpino.

Nell’ambito di una più ampia iniziativa voluta da Rotary Schweiz Liechtenstein, i giovani (tutti tra i 18 e i 25 anni che durante il periodo scolastico sono impegnati nello studio della musica), sotto la supervisione di Romeo Lardi, presidente dell’Associazione Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia, e con la collaborazione di Mirko Beti, titolare della “b green GmbH”, hanno partecipato alla pulizia dei boschi del parco e delle marmitte, oltre ad aver visitato il ghiacciaio del Morteratsch giovedì e il Diavolezza il giorno dopo, prima di dirigersi verso Pontresina e proseguire il tour svizzero.

Il soggiorno in Valposchiavo, da sabato 2 agosto a venerdì 8 con pernottamento al nuovo convento, è stata anche l'occasione per esercitarsi in gruppo con la musica. Non a caso il tour poschiavino si chiamava “Musik from Ice to Lake – Musica dal Ghiaccio al Lago”. Mercoledì 6 agosto, poco prima di cena, nella piazza comunale di Poschiavo, gli studenti si sono esibiti in un piccolo concerto a beneficio delle persone del posto e dei turisti.

Commenti entusiasti da parte dei partecipanti al camp di Cavaglia, tutti decisamente “sul pezzo” quando si è trattato di rimboccarsi le maniche e darsi da fare spostando tronchi e rami, dandoci dentro con le pulizie delle marmitte e, se necessario, anche facendo manovre con il furgone da lavoro.

«Assieme ai ragazzi abbiamo fatto pulizia nel bosco in tutta l’area attorno al Giardino dei Ghiacciai – spiega Mirko Beti –. Hanno anche pulito le marmitte con l’idropulitrice e abbiamo piantato una trentina di piante, tra pini cembri, larici e mughi. Abbiamo anche tagliato dei tronchi secchi nella piana di Cavaglia e fatto legna per il focolare che c’è qui. Ho trovato dei ragazzi veramente svegli, specialmente le ragazze, con molta voglia di fare».

Al camp, insomma, non si sente l’esigenza delle quote rosa: sembra proprio che sia la componente femminile ad avere una marcia in più. «Ma questa non è una novità: lo abbiamo già sperimentato gli anni scorsi» conferma sorridendo Romeo Lardi.