Patrimonio svizzero conferisce ogni anno il Premio Wakker a un Comune politico o, in via eccezionale, a organizzazioni, associazioni ed enti simili.
Il Premio Wakker rende onore ai Comuni che si impegnano nel favorire, con accortezza, uno sviluppo dell’abitato e degli insediamenti in linea con gli attuali orientamenti pianificatori. Tale impegno contempla, in particolare, la promozione della qualità architettonica delle nuove costruzioni, ma anche un approccio rispettoso del patrimonio edilizio storico, come pure una pianificazione esemplare, attenta alle esigenze ambientali.
Dieci anni fa il Premio Wakker andava alla Bregaglia, come è stato vissuto questo premio dal Comune bregagliotto e quali le conseguenze derivanti dall’assegnazione del premio? Per rispondere a queste domande abbiamo incontrato Fernando Giovanoli, oggi sindaco di Bregaglia e allora vicesindaco.
Signor Giovanoli, di recente è stato assegnato il Premio Wakker al Comune di Poschiavo, nel 2015 lo stesso premio veniva assegnato al Comune di Bregaglia, quali le ripercussioni sul territorio?
Nel 2015 abbiamo ricevuto in Bregaglia sia il Premio Wakker che il premio per il paese più bello della Svizzera, a Soglio, non so se questi premi abbiano avuto una ripercussione sul numero di visitatori, credo piuttosto che i nostri visitatori siano da sempre attenti al paesaggio e a uno sviluppo attento del territorio.
Il Premio Wakker è un riconoscimento per aver lavorato bene e poi implica un impegno per mantenere un alto livello del lavoro.
In Bregaglia nel 2017 è arrivata la frana e quell’evento ha cambiato tutto, possiamo dire che c’è un prima e dopo frana e non un prima e dopo Premio Wakker, è dunque difficile capire se ci sia stato un ritorno economico. Quello che posso dir, è che, nel momento in cui abbiamo iniziato a pensare alla ricostruzione post frana, il Premio Wakker è stato un appiglio per poter fare un concorso per il progetto. Il Cantone non era convinto, ma il premio ci ha aiutato ad adottare questa procedura: questa, forse, è stata la ricaduta principale. Devo inoltre riscontrare che, con l’assegnazione del Premio Wakker, si è sotto un certo aspetto maggiormente nell’occhio del ciclone, c’è una maggiore attenzione da parte degli addetti ai lavori su ciò che viene fatto.
Qualche consiglio al Comune di Poschiavo?
Il mio consiglio è quello di continuare sulla strada seguita fino ad oggi: se hanno ricevuto questo premio vuol dire che hanno lavorato bene, è un riconoscimento che va anche ai cittadini e viene assegnato per quanto fatto e non per quanto protetto, questo credo sia importante. Non si deve usare questo premio come pretesto per proteggere, ma è una spinta a mantenere alta la qualità di quello che si fa. Io ho già avuto occasione di complimentarmi con il mio collega poschiavino.
A noi fa piacere che i nostri vicini abbiano vinto questo premio, se guardiamo i comuni vincitori nel cantone, escluso Fläsch, tutti gli altri sono comuni di montagna: Guarda, Vrin, Bregaglia, Splügen e Poschiavo… possiamo dire che il modo in cui viene gestito il territorio montano è migliore di come viene gestito il territorio di pianura, e questo è motivo di orgoglio. Mi fa piacere pensare a venti anni fa, quando eravamo insieme, io e il responsabile dell’Ufficio tecnico di Poschiavo Urbano Betti per lavorare alla Legge modello per l’edilizia del Grigione italiano, possiamo dire che allora abbiamo fatto un buon lavoro pianificatorio.