Dopo lo spettacolo di letture di alcuni mesi fa su Giovanni Boccaccio, la Pro Grigioni Italiano Valposchiavo ha voluto riscoprire un altro paladino della lingua italiana, Pier Paolo Pasolini, che l’operatrice culturale della Pgi Valposchiavo, Saveria Masa, ha presentato in maniera encomiabile: «D’origini friulane, ma nato a Bologna, è stato poeta, romanziere, regista, linguista, traduttore e saggista, nonché uno degli intellettuali più lucidi e controversi dell’Italia del Novecento. Ha saputo raccontare l’Italia nelle sue contraddizioni e nelle sue verità più scomode, con opere letteriarie e cinematografiche unendo il sacro con il profano, la poesia con il realismo. Pasolini è stato personalità critica, libera, radicale, non allineata. A cinquant’anni dalla sua scomparsa le parole e le opere ci parlano ancora e ci invitano a guardare il presente con occhi critici ricordandoci che la cultura è resistenza. Di questo importante lascito culturale, due giovani autori e attori teatrali si sono fatti carico, componendo un nuovo pezzo teatrale, a cui hanno dato il titolo Nottetempo, ispirato agli Scritti corsari e all’ultimo romanzo incompiuto Petrolio».
I due attori Pietro De Nova e Maurizio Zucchi, alla loro terza opera dopo 80 centesimi e Carte mute, hanno partorito uno spettacolo lontano dai precedenti e all’inseguimento di un mito, quello di Pasolini, il cui pensiero critico, nonostante la scomparsa, è più che mai attuale.
Articolo integrale sul numero in uscita il 27 novembre 2025.