Si chiama La Perla Pas Dosé 2019 l’ultimo nato in casa La Perla, che si unisce ai tre rossi dell’azienda vitivinicola di Marco Triacca – La Mossa, Riserva Elisa e lo Sforzato di Valtellina DOCG Quattro Soli – e soprattutto allo Spumante extra brut affinato 24 mesi. La Perla Pas Dosé è uno spumante ottenuto anch’esso con il metodo classico (o champenoise) ma con un affinamento di 60 mesi sui lieviti, senza aggiunta di zucchero.
La Perla Pas Dosé è prodotto dagli stessi vigneti dello spumante extra brut già in commercio. Anche l’annata di raccolta è la stessa: il 2019. Delle 5700 bottiglie ottenute quell’anno dalla vendemmia, 4900 sono andate a coprire la tradizionale produzione di extra brut, le restanti 800 sono state affinate per 60 mesi e rappresentano la prima annata di Pas Dosé della casa vitivinicola La Perla. «Sono molto contento del risultato» spiega Marco Triacca.
Il nuovo vino è stato presentato sabato e domenica scorsi nella sala degustazione dell’azienda a Valgella, a Tresenda di Teglio, in un clima volutamente informale, ma non per questo meno adatto a dare il risalto che merita al prodotto. La bontà della scelta è confermata dai molti visitatori che hanno approfittato dell’occasione per provare il nuovo spumante e incontrare direttamente Marco Triacca e i suoi collaboratori.
Interessante anche la scelta dell’etichetta, che richiama quella dell’extra brut ma su tonalità scure e con i mesi di affinamento (60) all’interno della perla.
Galleria fotografica di Matilde Tebaldi
