Cantieri aperti, raccolta di firme nel Moesano
Una raccolta firme per la petizione online chiamata "Moesano unito e... sano!" è stata lanciata ieri, lunedì 23 marzo, da parte di alcuni cittadini mesolcinesi. L'iniziativa ha lo scopo di sostenere le autorità locali e sollecitare nuovamente il governo retico affinché, anche nella regione Moesa, siano applicate tutte le misure decise dal canton Ticino per contenere la diffusione del coronavirus. Nel giro di 24 ore sono state raccolte oltre 500 firme, a dimostrazione della crescente preoccupazione della popolazione. La petizione sarà inoltrata al Consiglio di Stato grigionese.
Ecco il testo integrale della petizione:
"Stimati membri del Consiglio di Stato retico,
nonostante le ormai innumerevoli richieste d'aiuto e di supporto concreto che vi sono giunte da parte delle nostre autorità comunali e della nostra Deputazione in Gran Consiglio, constatiamo con rammarico che la nostra voce rimane – ancora una volta – inascoltata. Da settimane l'emergenza nella nostra regione sta aumentando, portando con sé drammatiche conseguenze sanitarie ed economiche. A fronte di un possibile collasso delle strutture sanitarie ticinesi (a cui anche noi facciamo capo, qualora ciò non fosse ancora chiaro) e di un tessuto economico messo in ginocchio dal difficile periodo che stiamo vivendo, ci sembra doveroso che il Governo del nostro Cantone comprenda le reali e concrete esigenze di tutta la sua popolazione. Di questa popolazione facciamo parte anche noi e vorremmo che tutti se ne ricordassero, tutelando la nostra salute prima di qualsiasi interesse economico. Vi chiediamo pertanto:
- la chiusura immediata di tutti i cantieri edili della nostra regione
- l'adeguamento del Moesano alle misure intraprese dal Canton Ticino contro l'epidemia, Cantone a cui non apparteniamo, ma a cui siamo fortemente legati per ragioni sanitarie, sociali ed economiche e che ha avuto il coraggio di porre al centro dei suoi interessi la salute dei suoi cittadini
Ci auguriamo e ci aspettiamo facciate lo stesso.Cordiali saluti.
La popolazione del Moesano"