«Parlare della propria fede è diventato un tabù»
- 07-11-2024
È giunta anche a Poschiavo la mostra “Glaube Fede Cretta”, che da fine agosto sta girando per il Cantone dei Grigioni. Sabato 2 novembre nell’Aula riformata di Poschiavo è stata presentata il progetto nella regione del Bernina, inserito nell'ambito dei giubileo dei 500 anni del Libero Stato delle 3 Leghe. In luce grigionesi di oggi che raccontano la propria idea di fede e quindi il loro rapporto più o meno (o per nulla) forte con Dio. Le dichiarazioni filmate, curate da Paolo Tognina, si possono vedere attraverso i pannelli esposti nella Chiesa riformata di Poschiavo.
Sono stati realizzati ben 47 contributi, di cui 38 sono stati selezionati per comparire nella mostra in base alla diversificazione di quanto detto dagli “intervistati”, alla collocazione geografica e alla varietà di ruoli sociali. Infatti, si è cercato di coprire interamente il Cantone dei Grigioni e i partecipanti sono cattolici e riformati, persone legate alla cultura, studenti, contadini, politici, giornalisti, imprenditori, impiegati d’ufficio, persone insomma impegnate in diverso modo nella nostra società.
Le dichiarazioni si possono vedere e ascoltare attraverso un codice QR presente sui tabelloni, dove compare anche il ritratto della persona accompagnato da un estratto significativo di quanto essa ha riferito sul tema. Le interviste compaiono per iscritto anche su un libretto dedicato o si possono andare a vedere sul sito web gfc-500.ch .
Per gli intervistati non sarà stato di certo facile esprimere il proprio pensiero, perché la fede rientra nell’ambito profondamente intimo di una persona. Queste sono persone che hanno accettato l’invito a parlarne. «Parlare della propria fede è oggi diventato un tabù – c’è scritto nella presentazione della mostra -. Molto più facile parlare di calcio, politica, energia, traffico, del meteo, addirittura di sesso e forse di denaro, ma evitiamo la sfera intima di ciò in cui veramente crediamo». Troviamo diversi punti di vista in questa mostra e molte risposte non scontate, specialmente in dialetto (nella lingua mamma, la più intima): dal giovane che dice “Parlare per mezz’ora di Dio, equivale a buttare via il tempo” e dalla ragazza che dopo un lutto in famiglia non crede più in Dio, a “La fede è come un mantello che mi protegge” e “Dio non castiga, né manda disgrazie, bensì aiuta”. Si espongono pubblicamente coloro che dichiarano di cercare un dialogo costante con Dio, coloro che invece affermano che Dio non fa parte della propria quotidianità, passando da coloro che percepiscono la fede come una Forza interiore, magari non identificabile con Dio.
La mostra sarà visibile nella Chiesa riformata di Poschiavo fino al 29 novembre 2024.
L'articolo integrale si trova sul numero de «Il Grigione Italiano» uscito giovedì 7 novembre 2024.
