Passo avanti per un grande impianto fotovoltaico
Il progetto per la realizzazione di una delle più grandi centrali solari della Svizzera ha superato una prima fase importante. I patrizi di Scuol (GR), proprietari dell'area individuata, sostengono il progetto che potrebbe rifornire 30'000 economie domestiche.
"La decisione a favore del progetto è stata presa all'unanimità martedì sera", ha dichiarato il presidente del comune patriziale di Scuol Jon Fadri Tönett al Regionaljournal Graubünden di Radio SRF. La sessantina di cittadini presenti all'assemblea ha espresso un voto chiaramente favorevole per un ulteriore sviluppo del progetto.
L'area individuata rappresenta "quasi una macchia bianca sulla mappa", ha spiegato Tönett a Keystone-ATS. Si tratta dell'unico spazio senza vincoli di tutela del paesaggio.
Come riportato dal Regionaljournal, il terreno in questione si trova sopra Scuol, il capoluogo della Engadina Bassa, accanto alla stazione sciistica di Motta Naluns. Considerando uno sfruttamento massimo, l'area ha una dimensione di circa 600 metri per 600, quindi di 36 ettari.
Iniziatrici del progetto sono le Engadiner Kraftwerke (EKW). Heinz Gross, membro della direzione delle EKW, ha dichiarato che il terreno si presta molto bene al montaggio di unità fotovoltaiche. "In prospettiva, l'impianto composto da circa 100'000 pannelli potrebbe produrre energia elettrica per 20'000-30'000 economie domestiche", ha detto Gross.
"Perimetro ideale"
"Disponiamo di un perimetro ideale", ha sottolineato Gross. "Il terreno si trova vicino al comprensorio sciistico, quindi nei pressi di zone edificate e con infrastrutture tecniche già installate". Pertanto Gross si è detto fiducioso che il progetto possa essere approvato senza obiezioni. Egli ritiene che una parte dell'impianto possa entrare in funzione già nel 2025.
Il prossimo passo spetta ora al comune politico di Scuol, il quale dispone del diritto di usufrutto del terreno. Ha quindi il compito di occuparsi della pianificazione per un impianto solare di grandi dimensioni. La popolazione sarà informata la settimana prossima.
Sono tuttavia ancora in corso diverse verifiche a livello di impatto ambientale e paesaggistico. Si stanno valutando anche le possibili insidie dei pericoli naturali e si stanno definendo i costi di tutta l'operazione. "In Svizzera non esistono ancora impianti di questo tipo", ha dichiarato Gross al Regionaljournal Graubünden. "Si tratta di una novità assoluta".