La Confederazione non ha fatto bene i compiti
La Conferenza dei governi dei Cantoni alpini (CGCA) è delusa dall’analisi degli effetti della legge sulle abitazioni secondarie (LASec) presentata dal Consiglio federale. Nell’analisi il Consiglio federale avrebbe avuto la possibilità di formulare delle proposte per risolvere problemi noti senza compromettere l’obiettivo di protezione della LASec. Inoltre, il processo dell’analisi degli effetti è durato troppo a lungo.
In base all’articolo 19 della LASec, la Confederazione deve verificare regolarmente gli effetti della legge sulle abitazioni secondarie. Essa deve analizzare in particolare gli effetti sullo sviluppo turistico ed economico delle regioni interessate e proporre soprattutto misure nell’ambito della promozione economica.
La Confederazione non si assume le proprie responsabilità
I problemi legati ai contenuti in gran parte complicati e alla formulazione non ottimale della LASec sono ormai noti. Questo causa inevitabilmente delle difficoltà in materia di esecuzione. La LASec andrebbe pertanto migliorata. Secondo i Cantoni Alpini sarebbe possibile apportare miglioramenti mirati alla legge, i quali servirebbero in particolare allo sviluppo economico regionale, alla certezza del diritto e all’applicazione della legge stessa senza comprometterne il livello di protezione. Secondo i Cantoni alpini mancano in questo senso delle proposte da parte della Confederazione, le quali avrebbero dovuto essere parte integrante dell’analisi.
Svolgimento dei compiti discutibile da parte della Confederazione
L’intero processo dell’analisi degli effetti è durato troppo a lungo. Per legge, infatti, l’analisi degli effetti deve essere presentata entro quattro anni dall’entrata in vigore della relativa legge: in questo caso ce ne sono voluti ben sei. Inoltre, visti i tempi più lunghi, nel processo avrebbero potuto essere integrate anche informazioni relative agli effetti della pandemia da Covid 19. E proprio gli sviluppi evidenziati da questa crisi nella ricerca di abitazioni secondarie e nuovi modelli ricettivi avrebbero dovuto stimolare la ricerca di regolamentazioni orientate al futuro. Occorre inoltre intervenire sulle disposizioni di legge la cui applicazione conduce a risultati troppo obiettivi. Non sono infatti state sufficientemente riconosciute e considerate le conseguenze in materia di economia globale di cui soffrono in particolare le regioni turistiche dei Cantoni alpini nonché le problematiche legate all’applicazione pratica della legge. Purtroppo gli Uffici federali coinvolti hanno perso fin da subito l’occasione di apportare miglioramenti materiali sostenibili alla LASec.
Necessità di intervenire sulla legge e non sulla sua esecuzione
La Confederazione ha individuato delle necessità d’intervento nelle conoscenze dei responsabili dei Comuni nonché nella comprensione dei ruoli dei Cantoni. La LASec è una legge federale. Pertanto la Confederazione avrebbe dovuto offrire fin da subito degli strumenti di lavoro e la propria consulenza per un’applicazione uni-forme. Poiché la Confederazione non ha fatto molto in questo senso, i Cantoni hanno sviluppato le proprie prassi e interpretato nel miglior modo possibile le disposizioni poco chiare. Alcune questioni complesse hanno dovuto essere chiarite dal Tribunale federale. Le conoscenze in materia di esecuzione sono in gran parte buone. Ciononostante le autorità esecutive si trovano spesso confrontate con difficoltà le cui cause vanno ricercate nella complessità della legge e nella sua formulazione non ottimale. Dei miglioramenti legislativi compatibili con l’obiettivo di protezione della norma costituzionale sarebbero di aiuto e sgraverebbero le autorità esecutive.
I Cantoni alpini valutano iniziative proprie
I Cantoni alpini sono delusi dai lavori svolti nell’ambito dell’analisi degli effetti. Dopo un’analisi interna, si riservano di promuovere in seno al Parlamento l’introduzione di miglioramenti sostenibili alla LASec compatibili con le disposizioni della Costituzione federale.