Frana Cengalo: "Catena eventi imprevedibile"
- 15-03-2018
“La frana del Pizzo Cengalo è stato il più grande disastro naturale che ha interessato il Cantone negli ultimi anni, negli ultimi decenni. A Bondo si è verificata una cosiddetta concatenazione di eventi naturali: una frana a cui è seguita una colata detritica”, esordisce così Mario Cavigelli nel suo intervento alla giornata organizzata a Poschiavo dal PDC.
La catastrofe naturale del Cengalo ha avuto una grande risonanza mediatica e ha profondamente scosso la popolazione bregagliotta e non solo. “Duole particolarmente il fatto che la frana del 23 agosto 2017 sia costata la vita a otto alpinisti che si trovavano in Val Bondasca, a ca. 5-6 km da Bondo. A Bondo e nelle altre frazioni non vi sono stati morti, non ci sono stati feriti, ci sono stati però ingenti danni materiali”, spiega Cavigelli.
Il Comune di Bondo e gli esperti si aspettavano la frana, ma nessuno poteva sapere quando si sarebbe verificata. È un po’ paragonabile alle previsioni del tempo, quanto più ci si avvicina al giorno dell’evento tanto più precisa può essere anche la previsione.
Ciò che però non si aspettavano gli esperti è che subito dopo la frana si sarebbe verificata anche una colata detritica, ossia che una parte considerevole del materiale franato sarebbe scesa immediatamente in direzione di Bondo. Gli esperti prevedevano dapprima la frana e solo in seguito la colata detritica, mentre in realtà la catastrofe si è verificata in seguito ad una concatenazione di eventi naturali straordinaria e molto rara.
“All’inizio la colata detritica – così Cavigelli – si muoveva rapidamente verso valle ad una velocità di 8 m/s. Grazie all’impianto d’allarme è stato possibile allertare tempestivamente gli abitanti ed è stata chiusa automaticamente anche la strada cantonale”.
Tra le misure di prevenzione messe in atto: il bacino di ritenzione completato nell’estate 2015 dotato di un volume di contenimento di 50’000 m3, includendo il cosiddetto franco bordo con un volume pari a ca. 200’000 m3.
Dal 23 al 31 agosto hanno raggiunto il fondovalle ca. 500’000 m3 di detriti. Un’altra misura preventiva è l’impianto d’allarme per allertare la popolazione in caso di colata detritica che prevede anche la chiusura automatica della strada cantonale.
A conclusione del suo intervento il presidente del Governo cantonale si è congratulato con la popolazione del Comune di Bregaglia, la sindaca Anna Giacometti e tutto lo Stato Maggiore di Condotta per l’impressionante lavoro svolto a seguito della frana del Cengalo. «La popolazione e le autorità locali si sono guadagnati la riconoscenza e il rispetto del Cantone e di tutta la popolazione grigionese» ha concluso Cavigelli.