WEF, al via le misure di sicurezza
L'esercito svizzero ha iniziato l'allestimento del dispositivo di sicurezza per il Forum economico Mondiale (WEF), in programma a Davos (GR) dal 22 al 26 gennaio. I lavori, che stanno occupando 341 militari, sono effettuati a favore del canton Grigioni, responsabile della sicurezza nel corso dell'evento.
Secondo una decisione del Parlamento federale, fino a 5000 militari possono essere impiegati nell'ambito del servizio d'appoggio tra il 19 e il 29 gennaio, indica in una nota odierna il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). Lo scorso anno i militari in servizio erano 4746.
A Davos vengono impiegati uomini di milizia per il servizio sanitario o il disciplinamento del traffico. I militari di professione sono invece responsabili della protezione di persone e dei controlli agli accessi. Nelle zone limitrofe l'esercito protegge le infrastrutture e fornisce un aiuto alla condotta o nell'ambito della logistica.
La Confederazione garantisce inoltre la sicurezza dello spazio aereo, rileva il DDPS. Oltre al servizio di polizia aerea, l'esercito effettua voli di sorveglianza e di trasporti a favore del canton Grigioni, in collaborazione con le forze aeree austriache.
Lo spazio aereo e l'uso degli aerodromi della regione di Davos saranno limitati dalle 8.00 di mattina del 22 gennaio alle 17.00 del 27 gennaio al più tardi.
I visitatori del WEF potranno atterrare anche quest'anno all'aeroporto militare di Dübendorf (ZH), che può accogliere fino a 40 aerei. L'aerodromo, precisa il DDPS, "viene classificato temporaneamente come confine esterno dello spazio di Schengen e come aeroporto doganale".
Le personalità con lo statuto di "persone protette in virtù del diritto internazionale" potranno essere elitrasportate dall'esercito dall'aeroporto di Kloten (ZH).
Contattato dall'ats, il portavoce dell'esercito Stefan Hofer non ha precisato se siano state prese misure speciali in merito alla visita del presidente americano Donald Trump, dirottando la questione alla polizia grigionese incaricata della sicurezza. Mercoledì, il comandante Walter Schlegel aveva indicato in un video dell'ats che ciò non comportava grandi cambiamenti.