Skyrace: causa maltempo gara tutta in Valmalenco
Mattia Bertoncini e Arianna Tagliaferri hanno vinto la quattordicesima edizione della skyrace internazionale Valmalenco-Valposchiavo che si è svolta questa mattina su un percorso diverso da quello originario, tutto in Italia, a causa della pioggia e delle nubi basse in quota che hanno indotto gli organizzatori a optare per il piano b per garantire la sicurezza degli atleti.
Trentuno chilometri, con partenza e arrivo a Lanzada, con 1300 metri di dislivello negativo, fino ai 2250 metri del Rifugio Cristina, che hanno regalato una gara appassionante e combattuta, perlomeno al maschile, con colpi di scena e distacchi minimi al traguardo. Non c'è stato il sigillo del passaggio oltreconfine, a unire le due valli, com'è nelle prerogative della manifestazione, ma atleti e pubblico hanno raggiunto Poschiavo nel primo pomeriggio per il pranzo e le premiazioni.
Proprio un anno fa, per il ritorno della gara inaugurata nel 2002, era stato il caldo anomalo a infastidire gli atleti: l'edizione 2024 bagnata, come già altre in passato, ha richiesto maggiore attenzione per il terreno reso scivoloso dalla pioggia, ma senza causare problemi particolari. Per gli organizzatori e i duecento volontari sul percorso un impegno ancora più gravoso ma la passione per lo sport che li anima ha alleviato il peso di un mattinata difficile iniziata all'alba scrutando il cielo. Bertoncini e Tagliaferri succedono al ticinese Roberto Delorenzi e alla lecchese Francesca Rusconi, che l'anno scorso avevano rispettato il pronostico vincendo da favoriti.
La gara, partita alle ore 8.45, era iniziata sotto il segno del bormino Andrea Prandi, grande favorito della vigilia, che era transitato primo all'Alpe Campagneda, in 1.36.30, staccando di oltre un minuto Bertoncini e, dietro di lui, il bergamasco Sergio Bonaldi e l'atleta di casa Alessandro Rossi, secondo l'anno scorso a Poschiavo. Dalla Cima Coppi al Rifugio Cristina, lungo la discesa, il vantaggio del primo è andato via via assottigliandosi con Rossi che ha recuperato scavalcando Bonaldi, giunti a tre chilometri dall'arrivo prima Bertoncini e poi Rossi hanno superato Prandi. Un finale combattuto con i primi tre atleti racchiusi in meno di 30 secondi: 2.32.16 per Bertoncini, 2.32.31 per Rossi e 2.32.39 per Prandi. Per Bertoncini, classe 1998, piemontese della Valsesia, che gareggia per il Team New Balance, un'importante affermazione. «Prandi è partito fortissimo - le prime parole del vincitore a fine gara -, io ho tenuto il passo per poi forzare in discesa fino a raggiungerlo e a superarlo». Un po' di rammarico per Rossi: «È stata una bellissima gara, in discesa ho spinto al massimo: sono soddisfatto anche se sono arrivato davvero molto vicino al vincitore». Prandi rende merito a chi l'ha superato: «Ho pagato la discesa, sapevo che mi avrebbero ripreso: bravi loro». Quarto posto per Bonaldi, quinto per il giapponese Tsubasa Fuji, sesto per il bergamasco Luca Carrara e settimo per il primo svizzero, Carlo Cortesi.
Al femminile la gara è stata dominata da Arianna Tagliaferri, atleta di Premana, nata nel 1996, che l'ha condotta dall'inizio alla fine transitando sola all'Alpe Campagneda con quattro minuti di vantaggio sulla valtellinese Raffaella Rossi, classe 1974, Team Valtellina, mai doma, a sua volta seguita da Silvia Berra della Polisportiva Albosaggia. Sul traguardo di Lanzada la vincitrice è giunta sola in 3.22.23, con un distacco di oltre nove minuti su Rossi, che ha chiuso in 3.31.41, e di dieci su Berra, 3.32.25. Quarta Beatrice Besseghini, Atletica Alta Valtellina, e quinta la prima svizzera, Manuela Leonardi. L'atleta della Valsassina non sperava in una vittoria: «Non mi aspettavo di disputare una gara così e sono molto contenta», ha dichiarato all'arrivo.
Prandi e Tagliaferri, primi al Rifugio Cristina, hanno vinto il Trofeo Renato Parolini, mentre Alessandro Rossi, Carlo Cortesi, Raffaella Rossi e Manuela Leonardi sono stati premiati quali primi malenchi e primi poschiavini, per la parte svizzera con il Memorial Marino Zanetti.
La festa finale a Poschiavo con le premiazioni ha coinvolto atleti, organizzatori e pubblico. Per la Sportiva Lanzada del presidente Massimo Giordani e per la Sportiva Palü di Dario Marchesi un'altra prova brillantemente superata: in condizioni difficili, con le modifiche alla logistica che il cambio di percorso ha imposto, sono riusciti a organizzare una gara all'altezza del blasone della skyrace che più di vent'anni fa ha dato il via alla stagione delle corse a un passo dal cielo. Un esempio di collaborazione italo-svizzera sotto il segno dello sport che, negli anni, è proseguita fino allo stop di dieci anni e al ritorno nel 2023, 21 anni dopo la prima edizione.