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Nessun indennizzo per Adam Quadroni

Il Governo del Canton Grigioni ha deciso di rinunciare a un indennizzo per Adam Quadroni, l'ex impresario che ha smascherato lo scandalo degli appalti truccati in Bassa Engadina. Il motivo: manca una base legale per il risarcimento.
È dal 2019 che il "whistleblower" engadinese, tramite il suo rappresentante legale, fa richiesta per un indennizzo extragiudiziale nell'ordine di milioni di franchi al Canton Grigioni. Le richieste sono state motivate da singoli interventi di polizia e dal ricovero coatto a scopo di assistenza, nonché, si legge in un comunicato odierno, da una presunta mancata considerazione nell'aggiudicazione di commesse pubbliche.
Oggi, dopo un'analisi approfondita, è arrivata la risposta del Governo: un risarcimento non ci sarà. Dagli accertamenti svolti dal Cantone è emerso che né a livello nazionale né a livello cantonale esiste una base legale che possa giustificare il versamento ad Adam Quadroni di un indennizzo con soldi dei contribuenti grigionesi. Proprio l'anno scorso il Consiglio nazionale ha respinto la creazione di un quadro giuridico per la protezione dei whistleblower.
Durante la conferenza stampa, i tre membri del Governo presenti, hanno sottolineato che negli anni scorso hanno ringraziato Adam Quadroni per il suo contributo al ripristino di una concorrenza leale nel settore edile. Nell'estate del 2021 l'Esecutivo ha scritto una lettera personale all'ex impresario esprimendo il proprio rispetto, riconoscimento e ringraziamento.
Il Governo riconosce la situazione personale di Quadroni quale caso di rigore. Per questo ha deciso di condonare il pagamento di crediti scoperti del Cantone nei suoi confronti.

Nessun seguito a petizione
Con la sua risposta odierna, il Governo grigionese non dà quindi seguito alla richiesta della petizione "Giustizia per Adam Quadroni - un risarcimento subito!". Oltre 4000 persone avevano richiesto un versamento nell'ordine di decine di milioni di franchi. Secondo i promotori della petizione il trattamento del "whistleblower" è "vergognoso". Grazie alle sue rivelazioni secondo i promotori il Governo grigionese è riuscito a farsi restituire importi milionari dalle imprese coinvolte.

Redazione 150
Keystone-ATS
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