Huonder sepolto accanto all'arcivescovo Lefebvre
L'ex vescovo di Coira Vitus Huonder, morto all'inizio di aprile, è stato sepolto mercoledì scorso a Ecône (VS), accanto al fondatore della Fraternità sacerdotale San Pio X, Marcel Lefebvre. Non ha mai nascosto il suo orientamento tradizionalista, caro alla congregazione domiciliata in Vallese.
Normalmente, i vescovi della Diocesi di Coira vengono sepolti davanti alla cattedrale del capoluogo grigionese. Già nel 2022, tuttavia, il vescovo Huonder aveva informato il vescovado del suo desiderio di non essere sepolto in quel luogo, una sua ultima volontà che ha confermato poco prima della morte al suo successore Joseph Bonnemain.
Secondo la Diocesi di Coira, i due uomini avevano "parlato apertamente dell'imminente funerale" durante un recente incontro presso l'Istituto Sancta Maria della Fraternità sacerdotale San Pio X a Wangs (SG), dove Vitus Huonder viveva dal 2019. Bonnemain gli aveva assicurato che avrebbe rispettato la sua volontà, pur sottolineando che probabilmente molte persone non avrebbero compreso la sua scelta.
Mercoledì diverse centinaia di fedeli si sono recati a Ecône per dare l'estremo saluto all'ex vescovo, secondo quanto riferito da un giornalista di Keystone-ATS presente sul posto.
La controversa Fraternità sacerdotale San Pio X
La Fraternità sacerdotale San Pio X è stata fondata nel 1970 dal francese Marcel Lefebvre nel villaggio vallesano di Ecône. Si tratta di una congregazione di sacerdoti tradizionalisti, che sfiorano il fondamentalismo, privati dello status canonico all'interno della Chiesa cattolica.
La Fraternità sacerdotale San Pio X rifiuta in particolare di "seguire la Roma delle tendenze neomoderniste e neoprotestanti" che, a suo avviso, sono nate dal Concilio Vaticano II (1962-1965). In Francia è stata spesso accusata di avere legami con l'estrema destra.
Il Vaticano ha scomunicato l'arcivescovo Lefebvre nel 1988 per aver ordinato quattro vescovi tradizionalisti, contro l'approvazione di Roma. Papa Benedetto XVI ha revocato questa sanzione nel gennaio 2009, 18 anni dopo la morte dell'ecclesiastico francese.