La Torre Bianca di Mulegns è in costruzione
L'avvio della stampa in 3D della "Torre bianca" di Mulegns è avvenuto questa mattina al Politecnico di Zurigo (ETH). Il manufatto costerà poco più di 4 milioni franchi e sarà la struttura architettonica più alta del mondo creata da una macchina robotizzata.
Il progetto è stato ideato e sviluppato dalla Nova Fundaziun Origen, l'organizzazione grigionese che si occupa di sviluppo territoriale e culturale nella Val Surses, guidata dal suo direttore Giovanni Netzer.
Oggi nel campus Hönggerberg dell'ETH di Zurigo è stata stampata ufficialmente la prima colonna della Torre Bianca, un momento simbolico che segna l'inizio della fase realizzativa di quello che probabilmente sarà un dei progetti architettonici più audaci del Canton Grigioni.
Tecnologia, ricerca e innovazione
La Torre bianca fa parte di quelle innovazioni, ormai pronte per il mercato, che nel prossimo futuro cambieranno radicalmente il mondo dell'edilizia e la renderanno più sostenibile. Grazie ai processi di estrusione robotizzata, ora il calcestruzzo può essere applicato solo dov'è strutturalmente necessario, dimezzando il consumo di materiale e rendendo inutili le complesse casserature, hanno
spiegato oggi a Zurigo gli esperti del Politecnico.
La soluzione costruttiva di forma circolare della "Tor Alva", composta da 32 colonne ramificate, consente un montaggio semplice, ma nel contempo anche uno smontaggio facilitato. Essendo una costruzione "a termine", trascorsi i suoi cinque anni di ubicazione a Mulegns, la torre potrà essere eventualmente ricostruita altrove senza grossi problemi strutturali.
La costruzione di sei piani, generata dalla stampa in 3D, svetterà in mezzo al paesino di Mulegns con la sua altezza di 29 metri e il suo diametro di 9. Sarà il frutto di una collaborazione fra l'ETH e le aziende grigionesi Zindel United di Maienfeld, Uffer AG di Savognin e Conzett Bronzini & Partner di Coira.
La "Tor Alva" sarà inaugurata il 25 giugno 2024 a Mulegns (GR) alla presenza del consigliere federale Guy Parmelin, capo del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR).
Un omaggio ai pasticceri grigionesi
La "Torre Bianca" è un monumento dedicato alle vicende dei pasticceri di origine grigionese che dal Seicento all'Ottocento furono presenti, con successi alterni, in tutta Europa con i loro caffè svizzeri e le loro pasticcerie. Basti pensare che a Venezia, a cavallo tra il Seicento e il Settecento, su 42 pasticcerie e caffè cittadini, ben 38 erano in mani elvetiche, ha raccontato Giovanni Netzer.
La torre sarà una struttura liberamente agibile. Sarà utilizzata quale spazio intimo per concerti e balletti, come luogo panoramico oppure di mediazione culturale, ha spiegato Netzer durante la
presentazione. Secondo gli ideatori non v'è dubbio che la Torre Bianca rappresenti anche una testimonianza di una trasformazione digitale sostanziale in atto, con una visibilità fisica come pochi altri progetti.La torre sorgerà a pochi metri dalla strada nazionale del Passo del Giulia, con il suo traffico e con i suoi rumori. "Bisognerà sperimentare", ha spiegato oggi la responsabile della comunicazione Rebecca Suenderhauf a Keystone-ATS. "Difficile dire ora quali spettacoli potranno essere proposti nel nuovo edificio. È probabile che occorrerà far capo a cuffie per ascoltare e a dispositivi audio per diffondere voci e suoni di qualità".
La Nova Fundaziun Origen
La Nova Fundaziun Origen è stata creata nel 2005 da Giovanni Netzer. È diventata negli anni una delle maggiori istituzioni culturali del Cantone dei Grigioni e dispone di un'ampia offerta. Impiega ogni anno circa 250 artisti e addetti ai lavori pari a 30 posizioni a tempo pieno. La fondazione si occupa di teatro, musica, protezione dei beni culturali e architettonici, artigianato, formazione e ricerca.
Negli anni Giovanni Netzer è riuscito a far ristrutturare diversi edifici antichi della Val Surses e a riportarli a nuovo splendore per un loro utilizzo al passo coi tempi. Ha costruito anche una torre in legno in cima al passo del Giulia che per alcuni anni ha ospitato diversi spettacoli musicali e di danza di alto livello. Ma si trattava di una costruzione "a termine" e ha dovuto scomparire dal paesaggio montano.
Ispirandosi anche a Ludovico Secondo di Baviera, con la sua fondazione Origen Netzer ha investito e continua a far investire in costruzioni innovative. E naturalmente investe anche nella bellezza dei manufatti e negli spettacoli artistici di pregio assoluto in mezzo alle montagne grigionesi. "Proprio analogamente a quanto fece a metà dell'Ottocento il re di Baviera, con la costruzione dei suoi castelli molto fantasiosi ed eleganti situati in mezzo al paesaggio alpino", ha commentato Netzer a Keystone-ATS. "Ora, a circa centocinquant'anni di distanza, sono visitati e ammirati da tutto il mondo".