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Nuovo diritto penale in materia sessuale

Nella seduta del 10 gennaio 2024 il Consiglio federale ha fissato al 1° luglio 2024 l’entrata in vigore della revisione del diritto penale in materia sessuale con la nuova definizione di violenza carnale. La data dell’entrata in vigore è in linea con quanto auspicato dalla maggior parte dei Cantoni, che in tal modo hanno il tempo necessario per formare le autorità interessate e compiere gli eventuali altri lavori preparatori.

Il 16 giugno 2023 il Parlamento ha adottato la revisione del diritto penale in materia sessuale. Il termine di referendum è scaduto inutilizzato il 5 ottobre 2023. La modifica di legge è incentrata sull'estensione delle vigenti fattispecie della violenza carnale e della coazione sessuale. Secondo il diritto vigente, vi è violenza carnale o coazione sessuale soltanto se la vittima è costretta ad atti sessuali, ossia se l'autore la minaccia o fa uso di violenza. In futuro questa condizione non sarà più necessaria.

No significa no
Secondo le nuove disposizioni del Codice penale, la violenza carnale oppure l'aggressione e coazione sessuali sono già realizzate quando la vittima segnala all'autore a parole o gesti che non acconsente all'atto sessuale e l'autore ignora intenzionalmente la volontà espressa dalla vittima. La disposizione attua in tal modo la soluzione del veto (no significa no). Oltre alle parole e ai gesti, anche lo stato di choc della vittima (cosiddetto freezing) è considerato come l'espressione di un veto. In futuro, se la vittima è paralizzata dalla paura e non può quindi manifestare il proprio rifiuto né difendersi, l'autore sarà punito per violenza carnale o aggressione e coazione sessuali se ha riconosciuto tale stato di choc.
La fattispecie della violenza carnale, inoltre, non comprenderà più soltanto la congiunzione carnale ma anche atti analoghi che implicano una penetrazione corporale, e quindi un maggior numero di atti sessuali rispetto ad oggi. Tale fattispecie sarà infine formulata in modo neutro sotto il profilo del genere, affinché possano essere considerate vittime di violenza carnale persone di ogni sesso.
Il nuovo diritto penale in materia sessuale punirà pure il cosiddetto stealthing che consiste nel togliere o non usare sin dall'inizio il preservativo durante un atto sessuale di per sé consensuale, all'insaputa del partner o senza averne ottenuto il consenso.

Impedire le recidive - proteggere le vittime
Il diritto penale in materia sessuale deve proteggere le vittime e permettere di punire adeguatamente gli autori. La prevenzione svolge un ruolo molto importante. Già oggi, per determinati reati le autorità competenti possono obbligare l'autore a seguire un programma rieducativo. Nel nuovo diritto in materia sessuale questo tipo di prevenzione viene esteso anche alle persone imputate di molestie sessuali.

Redazione 150
Dipartimento federale di giustizia e polizia
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