Nuova vita per la casa dei Giacometti
Lo scorso 11 settembre, nel salone del ex albergo Piz Duan, luogo di riferimento del Centro Giacometti a Stampa, si è tenuta una tavola rotonda sul tema: Il patrimonio culturale della Svizzera meridionale, come salvare e valorizzare i beni culturali. L’evento è stato anche occasione per la presentazione del progetto di acquisto di parte della casa natale di Augusto e Zaccaria Giacometti a Stampa.
A partecipare alla tavola rotonda sono stati Marco Solari presidente del Locarno Film Festival, il consigliere di stato Jon Domenic Parolini, il sindaco del Comune di Bregaglia Fernando Giovanoli e la dottoressa Virginia Marano storica dell’arte all’Università di Zurigo e membro del consiglio direttivo della Fondazione Giacometti, per la moderazione la storica dell’arte Sabrina von Elten.
A fare gli onori di casa e a dare il benvenuto ai presenti, tra cui gli allievi dell’ultimo anno della scuola secondaria di Stampa, nella bella sala appena restaurata, è stato Marco Giacometti. La discussione ha cercato di tematizzare il valore dell’identità culturale, in particolare per la Bregaglia. Marco Solari ha parlato della necessità di essere fieri della cultura di appartenenza e di imporre questa cultura in ambienti esterni, nutrendo così la curiosità dell’interlocutore con cui ci stiamo rapportando. Per il sindaco Giovanoli in tutte le attività che vengono svolte dal comune c’è un confronto con la cultura. Per il consigliere di stato Jon Domenic Parolini la Bregaglia ha una cultura unica con una concentrazione senza uguali, il suo patrimonio architettonico, storico e paesaggistico è conservato moto bene nel tempo e questo deve essere valorizzato.
Virginia Marano ha spiegato ai presenti le motivazioni e i progetti che sono alla base del desiderio di acquisto della casa nativa di Augusto e Zaccaria Giacometti da parte della Fondazione Centro Giacometti. Si vorrebbe realizzare un luogo fisico e dunque un punto d’incontro, che sarà parte di un sentiero che verrà inaugurato nel 2024 per rintracciare le radici della famiglia Giacometti. All’interno della casa ci sarà uno spazio espositivo in una parte delle cantine, poi al primo piano verrebbe realizzata una residenza per artisti, mentre nel giardino di fronte alla casa ci sarà un luogo aperto al pubblico che ospiterà opere di artisti contemporanei. Una casa, dunque, per produrre ed ospitare arte.
Per Jon Domenic Parolini un fattore importante per il futuro e per accedere al sostegno del Cantone sarà la collaborazione tra gli attori presenti nel territorio, che in passato forse a volte è mancata.