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In attesa del Prix Montagne 2023

07 Settembre 2023

Mancano pochi minuti all’inizio della cerimonia di premiazione del Prix Montagne 2023. Ecco le prime impressioni dalla sala in attesa di conoscere se sarà il Polo Poschiavo a ritirare il pregiato riconoscimento.

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Prix Montagne: Soglio Produkte tra i finalisti

Prix Montagne, nuovi premi made in Valposchiavo

Alphüsli tra i finalisti al Prix Montagne

Cologna nuovo Presidente del Prix Montagne

Sfiorato il Prix Montagne per il Polo Poschiavo

Giovanni Ruatti

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07 Settembre 2023

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Gli ultimi articoli

Appaltopoli Moesa: la COMCO deciderà entro il 2026

05 Febbraio 2025

Nell'estate del 2020 la Commissione della concorrenza (COMCO) ha aperto un'inchiesta preliminare su possibili accordi sugli appalti nel campo della costruzione nel Moesano. Il procedimento è tuttora in corso. Una decisione è attesa per la fine dell'anno o l'inizio del 2026, indica oggi l'organo a Keystone-ATS.
Sono sei le imprese che potrebbero essere coinvolte nella presunta appaltopoli, che si estende dal Moesa al Sopraceneri. Un numero rimasto invariato dal 2021, ha confermato il direttore supplente della COMCO, Frank Stüssi, a Keystone-ATS. Le indagini, che comprendono audizioni e perquisizioni, sono in linea di principio concluse. Ora verrà redatta una proposta scritta, da sottoporre alle parti.
Nel documento, la COMCO espone i comportamenti che ritiene accertati e se, secondo il suo punto di vista, questi violano o no la Legge sui cartelli. Nello scritto viene anche stabilito se deve essere inflitta una sanzione e se devono essere ordinate delle misure.
Dal momento che la proposta viene inviata alle parti, queste solitamente hanno tempo 30 giorni per prendere posizione. Se dopo il loro esame la proposta non sarà modificata, l'incarto verrà approfondito.
Nel suo verdetto, la commissione dovrà stabilire se esistono effettivamente restrizioni illecite alla concorrenza. Secondo Stüssi una decisione è prevista per la fine del 2025 o l'inizio del 2026.
L'indagine su possibili accordi illeciti era stata aperta dopo che il Canton Grigioni aveva riscontrato anomalie nel campo della concorrenza nella regione Moesa. Di seguito Coira ha presentato denuncia e la COMCO ha aperto un'indagine nel 2020.

Grande successo per il "Tiro della Lucciola"

05 Febbraio 2025

Müreda - Un evento unico nel suo genere ha entusiasmato gli appassionati di tiro al piattello lo scorso sabato sera. Il gruppo di volontari Soci dala Plüma ha organizzato il "Tiro della Lucciola", una gara speciale, diversa dalle competizioni tradizionali, con un innovativo sistema ad eliminazione diretta.
A differenza delle consuete prove con due o più serie da 25 piattelli, i gironi dei tiratori sono stati estratti a sorte, con serie da 10 piattelli. Il concorrente con il punteggio più basso di ogni turno veniva eliminato immediatamente. Questo meccanismo ha reso la competizione ancora più emozionante e imprevedibile, fino a determinare i migliori cinque tiratori della serata.
La formula ha riscosso un enorme interesse, tanto da attrarre ben 25 partecipanti, sfiorando il limite massimo previsto. Oltre ai tiratori locali, numerosi appassionati provenienti dalla Valtellina e dall’Engadina hanno preso parte alla competizione, sfidandosi con grande concentrazione e tensione, consapevoli che un piccolo errore avrebbe potuto decretare la loro eliminazione. Il calcolo del punteggio si basava sul totale dei piattelli colpiti e, in caso di parità, si confrontavano i colpi delle prime canne. Se la parità persisteva, passava il tiratore più anziano.
Il "Tiro della Lucciola" ha reso la competizione ancora più avvincente e spettacolare grazie all’illuminazione di una torre faro che ha permesso di sparare al buio in tutta sicurezza.
Un sentito ringraziamento va al Comune di Brusio per aver concesso la serata di tiro, a tutti i volontari che hanno reso possibile l'evento, agli sponsor per la loro collaborazione e ai vicini di casa per la loro pazienza e comprensione durante lo svolgimento dell'evento!

Soci dala Plüma

Nessun indennizzo per Adam Quadroni

04 Febbraio 2025

Il Governo del Canton Grigioni ha deciso di rinunciare a un indennizzo per Adam Quadroni, l'ex impresario che ha smascherato lo scandalo degli appalti truccati in Bassa Engadina. Il motivo: manca una base legale per il risarcimento.
È dal 2019 che il "whistleblower" engadinese, tramite il suo rappresentante legale, fa richiesta per un indennizzo extragiudiziale nell'ordine di milioni di franchi al Canton Grigioni. Le richieste sono state motivate da singoli interventi di polizia e dal ricovero coatto a scopo di assistenza, nonché, si legge in un comunicato odierno, da una presunta mancata considerazione nell'aggiudicazione di commesse pubbliche.
Oggi, dopo un'analisi approfondita, è arrivata la risposta del Governo: un risarcimento non ci sarà. Dagli accertamenti svolti dal Cantone è emerso che né a livello nazionale né a livello cantonale esiste una base legale che possa giustificare il versamento ad Adam Quadroni di un indennizzo con soldi dei contribuenti grigionesi. Proprio l'anno scorso il Consiglio nazionale ha respinto la creazione di un quadro giuridico per la protezione dei whistleblower.
Durante la conferenza stampa, i tre membri del Governo presenti, hanno sottolineato che negli anni scorso hanno ringraziato Adam Quadroni per il suo contributo al ripristino di una concorrenza leale nel settore edile. Nell'estate del 2021 l'Esecutivo ha scritto una lettera personale all'ex impresario esprimendo il proprio rispetto, riconoscimento e ringraziamento.
Il Governo riconosce la situazione personale di Quadroni quale caso di rigore. Per questo ha deciso di condonare il pagamento di crediti scoperti del Cantone nei suoi confronti.

Nessun seguito a petizione
Con la sua risposta odierna, il Governo grigionese non dà quindi seguito alla richiesta della petizione "Giustizia per Adam Quadroni - un risarcimento subito!". Oltre 4000 persone avevano richiesto un versamento nell'ordine di decine di milioni di franchi. Secondo i promotori della petizione il trattamento del "whistleblower" è "vergognoso". Grazie alle sue rivelazioni secondo i promotori il Governo grigionese è riuscito a farsi restituire importi milionari dalle imprese coinvolte.