Boom di fallimenti aziendali nei Grigioni
I fallimenti aziendali si confermano in netta crescita in Svizzera: lo indicano i dati pubblicati oggi dalla società di informazioni economiche Dun & Bradstreet (D&B), che mettono anche in luce una lieve flessione sul fronte delle nascite di nuove imprese.
Nei primi dieci mesi del 2022 le ditte che hanno dovuto chiudere per insolvenza sono state 3849 a livello elvetico, il 19% in più dello stesso periodo del 2021. Il dato riassume peraltro una realtà regionale assai variegata: spiccano per esempio il +96% di Svitto e +50% di Basilea Città. Zurigo segna +41%, Ginevra +23%. Il Ticino mostra una progressione più contenuta (+12% a 255), mentre i Grigioni si innalzano chiaramente sopra la media nazionale (+56% a 61).
Ai fallimenti per incapacità a far fronte ai pagamenti vanno poi aggiunti quelli per lacune nell'organizzazione (articolo 731b del Codice delle obbligazioni): il numero complessivo sale così a 6234 (+27%) a livello svizzero, a 497 in Ticino (+24%) e a 118 nei Grigioni (+136%, la progressione più alta fra tutti i cantoni).
Se diverse aziende devono abbassare le saracinesche, non poche al contrario aprono i battenti: le nuove iscrizioni al registro di commercio nella Confederazione sono state 40'903 nel periodo gennaio-ottobre, valore in flessione dell'1% su base annua. Il Ticino (+1% a 1863) non si discosta dalle tendenze nazionali, mentre meno dinamismo viene osservato nei Grigioni (-3% a 835).