Il Parlamento entra in materia sul «Green Deal»
La lotta contro il riscaldamento globale è arrivata sui banchi del parlamento grigionese. Oggi il legislativo ha approvato l'entrata in materia nel piano d'azione "Green Deal per i Grigioni", che persegue la riduzione delle emissioni di CO2 e l'obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050.
Dopo diverse ore di dibattito, il via libera è stato concesso con 99 voti a 2. Domani proseguirà l'esame di dettaglio, in particolare sarà discussa una mozione dell'UDC che chiede di respingere il progetto.
Il piano pone l'accento sulla sostituzione dei combustibili fossili con fonti rinnovabili e sul miglioramento dell'efficienza energetica in tutti i settori: industria, turismo, agricoltura, trasporti ed edifici. In un primo momento, domani verrà esaminato un credito d'impegno di 68 milioni di franchi.
Con questa tappa iniziale si intendono intensificare provvedimenti esistenti in tempi rapidi e la cui attuazione non necessita di adeguamenti legislativi. Il denaro verrebbe usato per promuovere maggiormente le energie rinnovabili, l'efficienza energetica e i trasporti pubblici, per misure di protezione del clima nel settore agricolo nonché per adeguarsi ai cambiamenti climatici.
L'obiettivo della seconda tappa, che comprende provvedimenti per cui sono indispensabili nuovi presupposti giuridici, consiste nel fare in modo che i Grigioni diano il loro contributo all'adempimento dell'accordo di Parigi e rinuncino all'impiego di vettori energetici fossili.
Considerando entrambe le fasi, il modello di finanziamento include una quota di spesa cantonale del 62%, ovvero 1087 milioni di franchi. Il resto sarebbe per esempio a carico della Confederazione (437 milioni) e di famiglie e imprese (237 milioni).