A luglio turismo in calo nei Grigioni
Il settore alberghiero elvetico si è confermato in ripresa in luglio, ma in molte regioni a livelli ancora ben lontani da quelli pre-Covid. Il Ticino si mostra brillante, avendo potuto approfittare pienamente dei molti svizzeri che hanno trascorso le vacanze in patria, mentre i Grigioni non hanno potuto confermare i numeri dell'estate 2020.
Stando ai dati diffusi oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST) a livello nazionale in luglio sono state registrate 3,63 milioni di notti: il dato è del 6% più alto di quello dello stesso mese del 2020, ma è ancora sensibilmente inferiore ai 4,57 milioni messi a referto nello stesso mese del 2019. A pesare è stata una volta ancora l'assenza di molti visitatori stranieri: il 71% della clientela era infatti locale.
L'analisi regionale mostra discrepanze notevoli, dettate però dal fatto che in alcune zone - nello specifico: quelle urbane - avevano visto praticamente azzerata l'attività nel 2020. Luglio mostra così forti progressioni a Ginevra (+91%), a Zurigo (+61%) e a Basilea (+43%), con numeri però ancora bassi nel confronto pluriennale.
Lucerna (-2%), Berna (-5%) e Vallese (-6%) subiscono un calo, che interessa anche i Grigioni: le valli retiche segnano -4% a 705'100, rispetto comunque a un dato del 2020 (730'400) assai superiore a
quello del 2019 (622'000).
Il Ticino conferma per contro di essere stato favorito dai mutamenti delle abitudini di viaggio dettate dalla pandemia: nel mese dedicato a Giulio Cesare le notti registrate sono state 422'100, non solo il 7% in più dello stesso periodo dell'anno scorso, ma anche in netta crescita in confronto alle 344'000 del 2019. Il cantone italofono è anche la regione in cui la quota di ospiti svizzeri è più elevata, pari all'84%.
Se si considerano i primi sette mesi del 2021 a livello svizzero si contano 15,02 milioni di pernottamenti, con un aumento su base annua del 12% e una quota di ospiti indigeni del 78%. I Grigioni segnano +3% a 2,91 milioni, il Ticino addirittura +95% a 1,65 milioni. Le uniche due regioni che arretrano sono Zurigo (-12%) e Ginevra (-18%).