La Primula di Haller di Alp Grüm
Considerando i cambiamenti climatici; l’aumento delle temperature permette a diverse specie di crescere sempre più in alto e di propagarsi maggiormente come ad esempio l’orchidea Cypripedium calceolus (più conosciuta come Frauenschuh o pianella della Madonna), questo è sicuramente un fatto positivo. Tuttavia torno a ripetere un concetto che mi sta a cuore, se cessasse il mantenimento dei pascoli, in particolare quelli in alta montagna (lo spurgo pascoli), le conifere salirebbero anche più in alto, facendo scomparire una parte della flora autoctona.
C’era anche nel giardino botanico di Alp Grüm oggi sopraffatto dalle (“lavazzi,” Rabarbaro alpino, Rumex alpinus). In quegli anni (1967 – 1975) è andata persa un’ottima occasione di avere anche fino ad oggi e in futuro una importante presentazione della flora regionale e alpina. Se consideriamo che dopo la spesa iniziale, chi gestiva e presentava ai numerosi turisti interessati il giardino, riceveva una ricompensa mensile di poche centinaia di franchi e solo durante la bella stagione e buona parte degli esemplari si potevano cavare nella regione o ricevere anche in forma di semi da altri giardini botanici, si può capire l’odierno rincrescimento.
Questa elegante primula cresce in Svizzera ancora nell’Alto Vallese, nel Sopraceneri e in Engadina Alta. La Primula di Haller è più alta delle altre primulacee, il suo gambo si innalza da 15 a 30 centimetri ed anche i fiori di un bel rosa intenso sono lunghi 7-10 mm e disposti a raggiera. Il suo nome botanico è Primula longiflora (Flora des Puschlav 1907) della famiglia delle primulacee, cresce nella zona alpina, solo a singoli esemplari, mai in gruppo, sale fino a 2200 – 2350 m.s.l.m. anche al Passo di Canciano e all’alpe d’Ur. In Flora des Graubünden 1934, si notano due altri posti, Cavaglia 2100 m. e Sassal Masone a 2370 m. È un genere piuttosto a rischio considerata la sua modesta presenza almeno da noi.