Arcivescovo Haas critica il matrimonio per tutti
L'arcivescovo del Liechtenstein, Wolfgang Haas, è contrario all'introduzione del "matrimonio per tutti" nel Principato. Nella sua lettera aperta ha commentato la proposta dell'esecutivo del Liechtenstein il quale, a seguito di una mozione, intende modificare la legge.
In un suo articolo la Neue Zürcher Zeitung (NZZ) ha evidenziato il fatto che la mozione è sostenuta da ben tre dei quattro partiti presenti nel legislativo del Principato del Liechtenstein. Quindici su venticinque deputati si sono espressi a favore di una modifica della legge che preveda il "matrimonio per tutti".
Per l'arcivescovo conservatore Haas, tuttavia, sono in gioco i fondamenti etici del cristianesimo e la dignità umana. Nella sua lettera aperta ha scritto che gli omosessuali non dovrebbero mai essere emarginati. "Mettere una relazione di questo tipo su un piano legale paritario" è però una cosa diversa.
Nel suo scritto Haas ha criticato anche la comunità LGBTQ+. Queste "persone stravaganti con certe idee di buonismo" seducono i giovani con i loro rituali. Attraverso il matrimonio per tutti verrebbe messa a disposizione una piattaforma di propaganda a questo genere di "immoralità dalle sfumature religiose".
Il fatto che le coppie omosessuali siano discriminate dall'attuale legislazione - come giustificato dai parlamentari sostenitori - è stato liquidato da Haas come un'affermazione frivola e impropria. Il governo intende comunque introdurre le relative modifiche alla legge, le quali saranno soggette a referendum fino al 10 ottobre prossimo.
L'era Haas ai titoli di coda
Lunedì prossimo l'ultraconservatore Haas festeggerà il suo 75° compleanno. L'ha scritto recentemente il sito web kath.ch, spiegando che in tal modo raggiungerà il limite di età in cui, secondo il diritto canonico, i vescovi devono offrire al Papa le loro dimissioni dall'incarico. Se poi il Papa accetterà effettivamente la rinuncia, resta una sua decisione. Nel caso dell'altrettanto controverso vescovo di Coira, Vitus Huonder, il Papa gli aveva chiesto una proroga di due anni.
Anche Wolfgang Haas è stato vescovo della diocesi di Coira, per dieci anni. All'epoca la sua linea conservatrice aveva suscitato molte critiche e negli anni Novanta, a Coira, migliaia di persone avevano manifestato una forte opposizione. Dopo anni di conflitti, nel 1997 Papa Giovanni Paolo II trasferì Haas nella neocreata arcidiocesi di Vaduz, nel Liechtenstein. Il suo insediamento fu però boicottato dal governo e da quasi tutto il parlamento del
piccolo stato confinante con la Svizzera.