Novità in Casa Besta a Brusio
- 01-07-2021
Pochi giorni fa, diversi scatoloni pieni di libri sono stati consegnati davanti a Casa Besta a Brusio. Al loro interno c’era parte della biblioteca personale del Prof. Giuseppe Godenzi.
Giuseppe Godenzi, nato nel 1937 a Poschiavo, oggi vive a Berna. Dopo aver frequentato il liceo a Torino, si è laureato all’Università di Firenze con una tesi su Paganino Gaudenzi, a cui ha dedicato in seguito diversi articoli e volumi. Autore anche di saggi su altri autori, fra cui Manifestazioni e considerazioni della morte nella Divina Commedia (Firenze Libri, 1986), Giuseppe Godenzi ha insegnato italiano e francese in una scuola professionale di Berna e pubblicato diversi racconti, saggi e poesie.
In occasione di questo straordinario dono, abbiamo intervistato Piero Pola, Presidente della Commissione di Gestione della storica dimora, che ospita tra gli altri anche la Biblioteca di Brusio.
Piero Pola, ci racconti com’è avvenuto il contatto con il Professor Godenzi e perché è stata scelta Casa Besta come struttura per ospitare i suoi libri.
Lo scorso mese di marzo il Prof. Godenzi ha segnalato l’intenzione di donare parte della sua personale biblioteca all’ex curatore di Casa Besta Prof. Dario Monigatti, il quale mi ha subito messo al corrente di questo proposito. Considerata l’interessante offerta ho preso contatto con il Professor Godenzi e, dopo vari approcci con lo stesso donatore e un consulto con la Commissione Casa Besta, si è deciso di dar seguito a questa iniziativa e trasferire i volumi da Berna, luogo di residenza del Prof. Godenzi, a Brusio.
Nell’esporre le finalità del proprio gesto il Professor Godenzi ha voluto evidenziare il desiderio di far rientrare parte della biblioteca personale in Valposchiavo, trovando in noi degli interlocutori disposti ad appoggiare questo progetto.
Di che tipo di testi stiamo parlando?
Si tratta di oltre 400 volumi delle più svariate tematiche: filosofia, storia, saggistica, letteratura, arte, religione, ma anche guide turistiche di mezzo secolo fa. Diciamo che, essendo il tutto ancora in fase di selezione, non sono ancora in grado di fornire un quadro definitivo di tutto il materiale ricevuto.
Tra i libri ricevuti in dono, ce n’è qualcuno che l’ha particolarmente colpita?
Come detto, non avendo ancora visionato il tutto, mi è difficile entrare nel dettaglio, ma mi hanno particolarmente colpito dei volumi dell’800 e la varietà di lingue proposte, fra cui anche il greco e il latino.
Con che modalità e da quando saranno visionabili i libri?
I libri andranno anzitutto sistemati in modo adeguato e saranno quindi consultabili durante i giorni d’apertura della biblioteca, ma, al momento, non è nostra intenzione darli in prestito.
Vorrei inoltre approfittare di questa occasione per ringraziare di vero cuore il Prof. Giuseppe Godenzi del suo nobile gesto e di aver scelto Casa Besta quale dimora idonea per ospitare parte della sua ricca e importante raccolta di libri.
Ci sono altre novità in arrivo per Casa Besta?
La pandemia ha purtroppo frenato bruscamente l’attività di Casa Besta nel corso degli ultimi 15-16 mesi, durante i quali avevamo peraltro in programma di festeggiare i vent’anni dall’avvenuto restauro con un ricco palinsesto d’eventi. Speriamo ora di poterne recuperare almeno una parte entro fine anno.
Siamo inoltre in contatto con un collezionista di Sondrio che intende donare al museo Casa Besta una serie di antichi grammofoni corredati da un interessante corollario di accessori. Mi sono recato personalmente in visita sul posto con una delegazione della Commissione Casa Besta e siamo rimasti tutti affascinati degli strumenti a noi offerti. Un progetto interessante, che vorremmo presto realizzare.