Remigio Nussio a 100 anni dalla nascita
- 17-10-2019
Remigio Nussio una personalità indelebile dalla memoria
Ha fatto troppe belle canzoni popolari e musica per essere dimenticato. Sono fiero di averlo conosciuto e di essergli stato amico. Sabato scorso, 12 ottobre 2019, nella chiesa evangelica di Brusio, è stato ricordato il centenario della sua nascita.
Non ho alcun dubbio. Dovendo definire il carattere di Remigio Nussio con un aggettivo, non può essere altro che «gioviale». È grazie a questa giovialità che dal suo cuore sono nate numerose e straordinarie canzoni popolari, nonché composizioni religiose e classiche. L’opera di Remigio è un patrimonio musicale-culturale molto importante per tutta la Valle di Poschiavo. Oserei dire che è il nostro Mozart poschiavino.
In occasione della manifestazione concertistica per ricordare il centesimo anno della morte del Nostro, la chiesa evangelica di Brusio era stipata fino al limite di gente, accorsa per onorare la memoria di Remigio Nussio. Il saluto ufficiale della famiglia è stato espresso da Arianna, mentre i brani sono stati presentati da Roberto. Il programma comprendeva sei brani al pianoforte con Moreno Pozzi, che è anche l’organista della citata chiesa. Sono seguite sei canzoni con la cantante Daniela De Francesco, accompagnata al pianoforte sempre da Moreno Pozzi. Quindi è intervenuto il Coro Misto Poschiavino, sotto la direzione di Valter Mazzoni, con due brani. Dulcis in fundo è ancora Moreno Pozzi che ci ha rallegrato con sei brani, brillantemente eseguiti tramite l’eccellente organo Serassi. Insomma una serata tutta dedicata alle indimenticabili composizioni di Remigio Nussio. C’è stato anche un intervento di Nando Nussio, che ha declamato una sua poesia redatta in giovane età, dal titolo «Mia terra».
Sulla biografia del Nostro, nonché la descrizione dei protagonisti che hanno partecipato attivamente a questa brillante manifestazione, rimando il lettore a due articoli apparsi sul nostro lodevole settimanale, rispettivamente del 19 settembre e 10 ottobre 2019.
Allorquando sono venuto a conoscenza della manifestazione nel ricordo del centesimo anno dalla nascita di Remigio Nussio, le mie rotelline del cervello hanno incominciato a girare a pieno ritmo e ho iniziato a spulciare quanto ho scritto e fotografato su Remigio. Per fortuna ho sempre ordinato le foto – prima dell’era digitale – mettendole in busta con rispettiva data e origine dell’avvenimento. Purtroppo in due casi non c’erano su carta (devo sicuramente averle regalate a Remigio o ad altri) ma soltanto le negative, per cui ho dovuto farle ristampare.
