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Arge Alp: Ue riduca la protezione del lupo

I rappresentanti della Comunità di lavoro delle regioni alpine (Arge Alp), riuniti venerdì 29 giugno 2018 a Scuol (GR) per la loro 49esima conferenza, hanno licenziato una risoluzione indirizzata all'Unione europea (Ue) volta a ridurre la protezione del lupo.

Gli effettivi del predatore in Europa sono in rapida crescita: l'arco alpino conta ormai oltre 100 branchi, pari a una popolazione complessiva di circa 600 individui, indica il testo adottato dai dieci capi di governo e rappresentanti delle regioni che costituiscono Arge Alp.

"Il rapido incremento della popolazione di lupo sulle Alpi può generare una sempre maggiore conflittualità tra lupo e animali da allevamento, ma anche tra lupo e uomo", si legge nella risoluzione, stando alla quale l'attuale gestione del predatore non è neppure "orientata alla tutela degli ambienti naturali."

La Comunità di lavoro invita dunque l'Ue ad allentare lo status di protezione del lupo. Essa mira inoltre a stabilire un monitoraggio interregionale e internazionale per la gestione del predatore.

La richiesta di Arge Alp fa eco a una decisione del Consiglio degli Stati, che alla metà del mese ha adottato una modifica della legge federale sulla caccia. Il Nazionale deve ancora esprimersi.

La conferenza ha adottato due altre risoluzioni, si legge in una nota odierna della Cancelleria dello Stato dei Grigioni. La prima riguarda le prospettive di sviluppo per lo sfruttamento dell'energia idroelettrica, una delle poche risorse di cui le regioni alpine dispongono e da cui possono trarre benefici economici.

Le dieci regioni di Arge Alp chiedono che si intervenga in modo coordinato al fine di rendere possibile uno sviluppo ecologico, economico e sociale dello sfruttamento dell'idroelettrico, garantendo condizioni uguali in tutta Europa per il sostegno e il potenziamento delle energie rinnovabili. Il tutto con l'obiettivo di evitare che l'idroelettrico risulti svantaggiato dalla promozione selettiva di altre tecnologie o da distorsioni del mercato di altro tipo.

L'altra risoluzione è invece incentrata sul tema della formazione. La conferenza ha invitato a rafforzare lo scambio di esperienze riguardo la digitalizzazione, nonché a rafforzare e collegare meglio tra loro le università e gli istituti di ricerca nell'arco alpino, creando anche le condizioni quadro per promuovere posti di lavoro.

In occasione dell'odierna conferenza, dopo un anno la presidente del governo grigionese Barbara Janom Steiner ha passato il testimone al presidente della Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige (I) Arno Kompatscher. Il tema centrale dell'Alto Adige sarà lo sviluppo dello spazio rurale.

Ad Arge Alp, istituita nel 1972, hanno aderito i Cantoni Ticino, Grigioni, San Gallo, le Province italiane di Bolzano e di Trento, la Regione Lombardia, il Land tedesco della Baviera, nonché i Länder austriaci Salisburgo, Tirolo e Vorarlberg. Gli aderenti si sono dati per scopo la promozione dello sviluppo sostenibile dello spazio alpino.

Redazione 150
Keystone-ATS
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