Una vita per l’ambiente
Kurt Zaugg-Ott si occupa principalmente di chiesa e protezione dell’ambiente. Dal 1997 è direttore dell’Ufficio ecumenico chiese e ambiente OeKU, con sede a Berna. Nel suo ruolo, non esita a sostenere posizioni politiche, ma toni estremi e richieste radicali non rientrano nel suo stile in quanto preferisce da sempre puntare sul pragmatismo.
Chiese per l’ambiente
Preservare il creato, risparmiare sul riscaldamento e sull’energia, agire in modo ecologico: per Kurt Zaugg-Ott sono da sempre argomenti centrali. Attivo nei primi anni Ottanta nel movimento antinucleare, dopo un apprendistato di elettrotecnico ha studiato teologia riformata. Nel 1986 gli venne chiesto di contribuire alla creazione di una rete ambientalista cristiana. “E così mi sono cacciato nei guai”, dice scherzando. Da quell’impegno è nato OeKU, associazione che dai primi anni Duemila è sostenuta da enti cattolici e riformati svizzeri.
Avanti con pragmatismo
Non è un attivista che ama fare la voce grossa. Calmo e obiettivo, dotato di un fine senso dell’umorismo, Kurt Zaugg-Ott ritiene che le chiese dovrebbero impegnarsi maggiormente per l’ambiente. “Se le chiese vogliono impegnarsi a favore delle persone”, dice, “devono anche salvaguardarne le basi vitali, altrimenti non è possibile andare avanti”. Alla base della sua attività, c’è una profonda motivazione spirituale: “Come cristiani professiamo di credere in Dio Creatore. E allora perché, con il nostro comportamento, mettiamo a rischio la sua creazione?”.
Oggi anche le chiese cristiane svizzere riconoscono la necessità di occuparsi della crisi ambientale. “I nostri temi hanno ricevuto un nuovo impulso”, conferma Zaugg-Ott, il quale ritiene però che si possa e si debba fare di più. Allo stesso tempo, il direttore di OeKU non è pessimista. E continua a fare opera di sensibilizzazione sul tema, sperando di raggiungere cerchie più ampie. “Siamo la spina verde nella carne delle chiese”, dice con un sorriso.
Una scelta coerente
Anche la vita privata di Kurt Zaugg-Ott è vissuta all’insegna dell’ecologia. Si sposta spesso in bicicletta - una bici “normale”, non elettrica, tiene a sottolineare. Compie viaggi in aereo soltanto ogni due anni. Nella casa plurifamiliare in cui vive ha optato per il riscaldamento a pellet e sul tetto ha fatto installare un impianto fotovoltaico per la produzione di calore ed energia elettrica. Segue un’alimentazione quasi esclusivamente vegetariana, ma sua moglie e suo figlio mangiano volentieri un bel pezzo di carne di tanto in tanto. “Non sono un fondamentalista”, precisa. “Mi ritengo una persona pragmatica e realista. Né io né l’Ufficio ecumenico chiesa e ambiente possiamo salvare il clima da soli”. Ma insieme, nella nostra società, possiamo fare dei passi nella buona direzione.
Poschiavo, Aula riformata
Sabato 4 novembre, ore 20.00
Fede cristiana e crisi ambientale
Che cosa possiamo fare per tutelare l’ambiente?
Incontro con Kurt Zaugg-Ott