La Svizzera accelera sulle rinnovabili
Il Consiglio federale vuole abbreviare le procedure per la pianificazione e la costruzione di grandi impianti per l'impiego delle energie rinnovabili. L'obiettivo è il rapido incremento della produzione di energia elettrica. Nella seduta del 21 giugno 2023 il Governo ha adottato una modifica della legge sull'energia che sottoporrà al Parlamento. Il cosiddetto atto sull'accelerazione prevede, oltre ad altri adeguamenti, lo snellimento delle procedure di autorizzazione e di ricorso concernenti impianti di grandi dimensioni nonché la semplificazione del processo di pianificazione del potenziamento della rete elettrica.
Il potenziamento delle energie rinnovabili deve essere accelerato. Le attuali procedure di pianificazione, autorizzazione e ricorso possono tuttavia comportare notevoli ritardi nei progetti. Tra l'inizio della pianificazione del progetto e la sua realizzazione possono passare più di 20 anni.
Il Consiglio federale intende quindi semplificare e accelerare le procedure per gli impianti solari, eolici e idroelettrici di interesse nazionale. In occasione della sua seduta del 21 giugno 2023, il Governo ha adottato il messaggio e il disegno di legge relativi al cosiddetto atto sull'accelerazione all'attenzione del Parlamento. La revisione riguarda essenzialmente i punti esposti qui di seguito.
- Per gli impianti solari ed eolici di interesse nazionale i Cantoni dovranno prevedere una procedura di approvazione dei piani accentrata. D'ora in poi il Cantone di ubicazione rilascerà in un'unica fase tutte le autorizzazioni cantonali e quelle finora concesse a livello comunale necessarie per la costruzione, l'ampliamento o il rinnovamento di tali impianti. In questo modo si eviterà che un progetto venga suddiviso in più tappe e che ogni singola decisione possa essere impugnata fino al Tribunale federale. La procedura accentrata dovrà concludersi entro 180 giorni. L'autorità responsabile per il rilascio dell'approvazione è il Governo cantonale o un servizio cantonale da esso designato. Questa procedura non verrà utilizzata per gli impianti idroelettrici, in quanto quella attuale si è dimostrata efficace.
- I Cantoni delimiteranno nel loro piano direttore territori adeguati per gli impianti solari ed eolici. Per i progetti relativi a tali impianti di importanza nazionale in territori adeguati non sarà più necessaria una base nel piano direttore. Nel definire questi territori, i Cantoni dovranno tenere conto della protezione del paesaggio e dei biotopi, della conservazione delle foreste, della protezione delle superfici coltive e delle superfici per l'avvicendamento delle colture.
- Le vie di ricorso nell'ambito della pianificazione e della costruzione di impianti solari, eolici e idroelettrici saranno abbreviate. A livello cantonale, in futuro sarà possibile far capo ad un solo grado di ricorso dinanzi al tribunale di ultima istanza cantonale. La decisione sarà presa entro 180 giorni. Inoltre, le organizzazioni locali e cantonali non potranno più ricorrere contro tali progetti. Saranno, come sinora, legittimati a presentare ricorso i Cantoni e i Comuni di ubicazione nonché le organizzazioni attive in tutta la Svizzera, come il WWF, Pro Natura o la Fondazione per la tutela del paesaggio.
- Anche il processo di pianificazione relativo al potenziamento della rete elettrica sarà abbreviato. Nell'ambito della sua pianificazione settoriale, la Confederazione non dovrà più in un primo tempo definire una zona di pianificazione per le linee ad altissima tensione, ma direttamente un corridoio di pianificazione, nel quale verrà precisato il tracciato della linea. Le linee ad altissima tensione trasportano l'elettricità dalle centrali elettriche alle reti di distribuzione regionali e locali fino ai consumatori.
Con le misure proposte, il Consiglio federale crea le condizioni per un rapido potenziamento degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e delle linee di trasporto dell'energia elettrica.