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Valposchiavo Calcio: Società sportiva dell`anno

03 Giugno 2023

Grande soddisfazione per la Valposchiavo Calcio che è stata premiata ieri sera alla Notte grigionese dello Sport al GKB Auditorium di Coira come "Società sportiva grigionese dell'anno".

Dalla fusione delle ex squadre rivali di Poschiavo e Brusio, è nata una realtà sportiva la Valposchiavo Calcio che punta sui giovani. In una valle di 4500 persone ci sono 140 ragazze e ragazzi nel reparto giovanile. Inoltre, chi si dedica al calcio in Valposchiavo deve fare i conti con lunghe trasferte, ogni volta attraversando il passo del Bernina. Solo una grande passione riesce a creare una società così motivata.

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La Redazione

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03 Giugno 2023

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L’ospedale di Samedan progetta il suo futuro

L’ospedale di Samedan progetta il suo futuro

27 Novembre 2024

Il Consiglio di Fondazione della Fondazione Sanitaria dell’Alta Engadina (SGO) pubblica il proprio rapporto sui risultati del lavoro, avviato a inizio anno, per sviluppare le varianti relative alla futura organizzazione dell’Ospedale dell'Alta Engadina (SOE) e garantire l'assistenza sanitaria nell'Alta Engadina. Il rapporto analizza vantaggi e svantaggi delle due varianti principali: Status quo+, ovvero il mantenimento dell’indipendenza con un adattamento strategico, e Albula, cioè l’integrazione nell’Ospedale Cantonale dei Grigioni (KSGR).

Da febbraio a ottobre 2024,la Direzione, il Consiglio d' Amministrazione e il Consiglio di Fondazione della SGO hanno discusso in 18 riunioni le basi decisionali per garantire l’assistenza sanitaria e organizzare il futuro del SOE e della SGO.
In totale, sono state sviluppate, discusse e valutate qualitativamente quattro varianti per il futuro del SOE. Oltre al mantenimento dell’indipendenza con un adattamento strategico («Status quo+») e all’integrazione nel KSGR («Progetto Albula»), sono state esaminate anche l'acquisizione della Clinica Gut a St. Moritz da parte della SGO e il trasferimento della Clinica Gut a una società affiliata congiunta tra SGO e KSGR. Tuttavia, poiché né la vendita della Clinica Gut né la creazione di una società affiliata per l'assistenza medica acuta nell'Alta Engadina risultano percorribili per il KSGR, le uniche opzioni considerate per ulteriori sviluppi sono state il mantenimento dello Status quo+ e l'integrazione nel KSGR.

Mantenimento dell'indipendenza o integrazione nel KSGR
Nella variante «Status quo+», il SOE rimane un ospedale acuto indipendente e parte della SGO. Rafforza le sue collaborazioni esistenti con gli altri ospedali acuti della regione e con l’ospedale cantonale KSGR. A parità di offerta di servizi, l'impiego delle risorse sarebbe meglio adattato alle fluttuazioni stagionali. Un nuovo accordo sulle prestazioni con i comuni dell'Alta Engadina garantirebbe il finanziamento dell’ospedale a partire dal 2026.
Nella variante «Progetto Albula», il KSGR, dopo l’integrazione del SOE, eroga i servizi medici a Samedan. Il KSGR affitta l’infrastruttura ospedaliera necessaria a Samedan e gestisce un ospedale acuto in loco. La SGO rimane responsabile dei centri per anziani, della Spitex, del centro di consulenza per l’età e la salute e delle proprietà immobiliari. L’obiettivo della soluzione ospedaliera integrata è mantenere a lungo termine l'assistenza medica di alta qualità nell'Alta Engadina con il sito ospedaliero di Samedan, sfruttando al contempo le sinergie con il KSGR e la Clinica Gut (filiale del KSGR) nei settori medico, amministrativo e informatico.
Le due varianti rappresentano opzioni fondamentali per garantire in modo sostenibile l’assistenza sanitaria nell'Alta Engadina, ma con impatti profondamente diversi.

Mantenimento dell’indipendenza: alti costi aggiuntivi e rischi significativi
Con il mantenimento dell'indipendenza (Status quo+), la SGO e, quindi i comuni, mantengono un'influenza diretta sulla gestione dell’ospedale e sulla selezione delle figure direttive e dei professionisti sanitari. Tuttavia, questo comporta rischi significativi: un piccolo ospedale acuto fatica a reclutare personale qualificato sufficiente per garantire la qualità dell’assistenza e un’offerta adeguata. Non si possono sfruttare sinergie cruciali tra i due siti ospedalieri dell’Alta Engadina e i rischi finanziari aumentano significativamente. Per garantire la sostenibilità economica dell’ospedale in caso di mantenimento dell’indipendenza, i contributi operativi annui dei comuni, attualmente pari a 2,75 milioni di franchi, dovrebbero aumentare probabilmente ad almeno 8,75 milioni di franchi.

Integrazione nel KSGR: qualità garantita e sicurezza di pianificazione
Con l’integrazione del SOE nel KSGR, i due siti ospedalieri dell’Alta Engadina sarebbero maggiormente connessi. Lo sfruttamento delle sinergie migliorerebbe l’efficienza e la qualità dell’assistenza sanitaria. Nell’ambito del KSGR, il sito di Samedan beneficia di specialisti qualificati nei settori della medicina, amministrazione, finanza e informatica. Questo, insieme alla maggiore attrattività per i professionisti altamente qualificati, garantisce la sostenibilità dell’assistenza sanitaria per la popolazione dell'Alta Engadina. Contratti con il KSGR assicurano ai comuni stabilità finanziaria. Dopo alcuni anni di transizione con costi aumentati, il contributo finanziario dei comuni passerebbe dagli attuali 2,75 milioni a circa 4,35 milioni di franchi. Tuttavia, con l'integrazione nel KSGR, la SGO e i comuni perderebbero influenza sulla gestione dell’ospedale e sulla selezione del personale. Attraverso l'accordo sulle prestazioni con il KSGR, continuerebbero a influenzare l’offerta dei servizi.

Prossimi passi
Dopo un’attenta analisi delle due varianti, il Consiglio di Fondazione ha deciso già a settembre di perseguire ulteriormente l’integrazione del SOE nel KSGR.
Sono in corso i lavori per definire le basi contrattuali e concettuali dell’integrazione.
Entro la fine di gennaio 2025, il Consiglio di Fondazione prenderà una decisione preliminare sul percorso da intraprendere, preparerà una proposta di voto per i comuni e informerà autorità e pubblico.
La decisione finale sarà presa dagli elettori dei comuni nel primo semestre del 2025. Questo approccio rapido garantisce chiarezza per i collaboratori e la popolazione, preservando la funzionalità dell'ospedale e l’assistenza sanitaria nell’Alta Engadina.

Analisi sull’alluvione in Mesolcina

Analisi sull’alluvione in Mesolcina

26 Novembre 2024

L'analisi del nubifragio dello scorso giugno in Mesolcina ha rivelato che in alcuni casi le autorità hanno valutato in modo insufficiente i pericoli naturali e che in alcuni luoghi sono affluiti più detriti del previsto. Il Governo grigionese sottolinea di aver agito «al meglio della propria conoscenza e coscienza».
L'Ufficio foreste e pericoli naturali grigionese ha incaricato l'ufficio di geoscienze geo7 del Canton Berna di analizzare l'alluvione avvenuta in Mesolcina lo scorso giugno. In totale sono stati esaminati 18 torrenti, quelli che sono stati più duramente colpiti dal nubifragio. Gli eventi analizzati nella maggior parte di essi sono stati classificati dagli esperti come di «grande fino a grandissima» entità, ovvero che avvengono ogni 100-300 anni.

Molto più materiale del previsto
Secondo le analisi un terzo di essi hanno causato danni più gravi ed esondazioni di più ampia portata rispetto agli scenari delle carte di pericolo. Lo specialista regionale dei pericoli naturali, Andri Largiadèr, ha mostrato ai media diversi esempi. Nella Val del Bianch a sud del villaggio di Sorte la carta dei pericoli prevedeva fra i 9'000 e i 15'000 metri cubi di materiale che potevano depositarsi. L'alluvione ha portato però dai 70'000 ai 100'000 metri cubi di detriti a valle. Anche nel Rià de la Molera sopra Sorte il materiale che si è messo in movimento è stato maggiore rispetto a quanto ipotizzato e le intensità sono state nettamente più forti a quanto indicato nella carta dei pericoli. Secondo le analisi dell'ufficio di geoscienza ci sono state tre colate detritiche, due più deboli e una più forte che ha investito la frazione, distruggendo diverse case.

«Al meglio della propria conoscenza e coscienza»
A Sorte non ci sono però stati solo danni materiali, ma pure due vittime. Una terza persona risulta tutt'oggi dispersa. Chi si assume in questi casi la responsabilità, se ora si sa che gli eventi riportati nelle carte dei pericoli sono in parte insufficienti? La Consigliera di Stato Carmelia Maissen (Centro) ha detto davanti ai media che si è agito al «meglio della propria conoscenza e coscienza». «Nel 2024 abbiamo molte più conoscenze rispetto al 2013, quando è stata elaborata la carta dei pericoli», ha dichiarato la direttrice del Dipartimento infrastrutture, energia e mobilità. Le analisi sono state svolte da un ufficio esterno e poi analizzate dall'Ufficio foreste e pericoli naturali. Secondo la Consigliera di Stato non ci sono stati motivi per dubitare dei risultati, che si sono basati su eventi successi in passato. Le carte dei pericoli vengono rielaborate ogni 10-15 anni. «Non si trattava di una base antiquata», ha continuato Maissen.

Provvedimenti e soluzioni per il futuro
Le analisi degli eventi serviranno ora per rielaborare le carte dei pericoli esistenti. Le prime revisioni sono attese per il primo trimestre del 2025. «Il Comune riprenderà i risultati delle analisi nella pianificazione territoriale. Assieme agli specialisti verranno poi discusse le possibili misure e soluzioni per il futuro della frazione di Sorte», ha spiegato la Consigliera di Stato.
Se dovessero venire designate nuove zone di pericolo, potrebbero esserci delle conseguenze anche per le zone edificabili, ha dichiarato a Keystone-ATS Urban Maissen, capo dell'Ufficio cantonale per le foreste e i pericoli naturali. In linea di principio, sono previste misure organizzative, strutturali e di pianificazione territoriale. Quest'ultima includerebbe anche l'eventuale trasferimento delle abitazioni in pericolo. L'importante, secondo il forestale cantonale, è scegliere l'opzione migliore in termini di sicurezza della popolazione.

Alluvione analizzata anche a Berna
Le autorità hanno sottolineato che è importante trarre degli insegnamenti da quanto successo quest'estate. Eventi che non hanno colpito solo la Mesolcina, ma anche il Canton Ticino, il Vallese e il Canton Berna. Urban Maissen ha dichiarato che anche la Confederazione farà una sua analisi dei vari nubifragi, coinvolgendo i cantoni. I dati dovrebbero essere pronti fra due anni.

Guardiacaccia uccide 3 linci per errore

Guardiacaccia uccide 3 linci per errore

26 Novembre 2024

Un guardiacaccia grigionese che intendeva abbattere tre lupi ha accidentalmente ucciso tre linci: due cuccioli e un maschio adulto. L'uomo si poi è costituito alle autorità, ha comunicato oggi l'Ufficio retico per la caccia e la pesca (UCP).
L'incidente è avvenuto nella notte del 16 novembre nella Surselva, precisa l'UCP, in un contesto di regolazione di grandi predatori, autorizzata dal Cantone. L'uomo era fermamente convinto di aver sotto tiro tre cuccioli di lupo appartenenti al branco del Vorab, per i quali era stato permesso l'abbattimento a inizio settembre.
L'incidente è avvenuto di notte nella regione grigionese.In seguito alla segnalazione dello stesso guardiacaccia presso la Procura grigionese è stata avviata un'indagine penale e sono stati presi i primi provvedimenti, ha aggiunto l'Ufficio retico.
«Siamo dispiaciuti per quanto accaduto ed esamineremo l'incidente in dettaglio», ha commentato Adrian Arquint dell'UCP. Il guardiacaccia è stato escluso dalla regolazione dei lupi con effetto immediato fino a quando l'incidente non sarà chiarito completamente.

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