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Un libro sull'artista-politico Bernardo Lardi

Il libro "Bernardo Lardi 1936-2020: Vita e arte" è stato presentato ieri sera a Coira nella hall del Museo d'arte dei Grigioni. L'opera di 247 pagine, che contiene numerose immagini di opere dell'artista, è stata curata dal gemello e scrittore Massimo Lardi.
Chiamati a presentare il volume il giornalista e storico dell'arte ticinese Dalmazio Ambrosioni e il direttore artistico del Museo d'arte dei Grigioni Stephan Kunz. Presente all'evento anche l'autore Massimo Lardi.
Nato nel 1936 a Le Prese, in Valposchiavo (GR), e morto a Coira nel 2020, Bernardo Lardi, oltre che artista è stato operaio, contrabbandiere, giudice istruttore, avvocato e notaio, sindaco di Poschiavo, Gran Consigliere e Consigliere di Stato dei Grigioni.
Nei suoi testi, una sorta di tributo biografico al fratello gemello, Massimo Lardi esalta la figura di un Bernardo Lardi in cui «l'uomo e l'artista sono una cosa sola». Fra le quasi duecentocinquanta pagine del volume bilingue italiano e tedesco, sono state inserite 140 tavole di disegni, dipinti, sculture e riproduzioni.

Quando si annoiava iniziava a disegnare
Anche per il direttore artistico del Museo d'arte dei Grigioni Stephan Kunz, «la vita e l'arte di Bernardo Lardi non possono venir divise perché vediamo la sua vita nella sua arte e la sua arte nella sua vita». Kunz ha spiegato che Lardi trovava spesso inspirazione per le sue opere mentre si annoiava durante le lunghe riunioni di lavoro o in politica. Così cominciava a disegnare, a preparare dei bozzetti. Secondo Kunz, Lardi, in quanto artista autodidatta, ha potuto concedersi tante libertà, per esempio nelle scelta delle forme e dei colori.

La giusta distanza
«Non è facile scrivere una biografia e presentare l'opera di un artista, quando si tratta del tuo fratello gemello monozigote», ha spiegato lo storico dell'arte Dalmazio Ambrosioni. «Lo scrittore Massimo Lardi, che molti ricordano per il suo romanzo storico "il Barone de Bassus", ha saputo tenere la giusta distanza dal fratello artista, ma è stato in grado di proporre una scrittura descrittiva e nel contempo introspettiva».

La copertina del libro
Nella sua giovinezza e prima degli studi accademici, Bernardo Lardi fece l'operaio sui cantieri e per un po' di tempo si dedicò anche alla cosiddetta "Esportazione 2", una valida opportunità per contribuire concretamente al mantenimento di oltre una decina di fratelli e sorelle, rimasti troppo presto orfani di padre. L'Esportazione 2 fu una forma di contrabbando di caffè e sigarette, legalizzata da parte svizzera e non permessa sul fronte italiano. Fu molto praticata in Valposchiavo dal secondo dopoguerra fino agli anni Settanta.
La copertina del libro raffigura proprio una "processione" di spalloni valtellinesi mentre "esportano" dalla Svizzera bricolle colme di sigarette. Per il giurista Bernardo, così ha spiegato lo scrittore Massimo, il senso della giustizia e quello della legalità sono stati due temi che l'ha accompagnato per tutta la vita: "perché non erano mai uguali per tutti".

Ha illustrato ciò che gli capitava nella vita
Secondo Massimo Lardi, il suo gemello disegnava e dipingeva quanto gli succedeva nella vita: scene di contrabbando, in riva al lago a Le Prese, una riunione politica o una sala di tribunale.
Alla domanda del moderatore Livio Zanolari, se non avesse mai suggerito al fratello soggetti da dipingere, Massimo Lardi ha risposto: «Non l'ho mai fatto perché non ne aveva bisogno. Mentre lui è invece stato spesso il primo lettore delle mie opere letterarie, un critico severo, ma propositivo». Per Massimo Lardi, scrivere la biografia del suo fratello artista è stato un modo per elaborare il lutto, dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2020 in pieno periodo di pandemia.

Redazione 150
Keystone-ATS
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