WEF Davos: iniziato impiego esercito
È iniziato l'impiego dell'esercito per il World Economic Forum (WEF) di Davos (GR): anche quest'anno le forze armate sostengono le autorità civili del cantone dei Grigioni nello svolgimento dei compiti di sicurezza relativi all'incontro annuale che si svolgerà dal 16 al 20 gennaio. Lo ha comunicato il
Dipartimento federale della difesa (DDPS), ricordando che il servizio di assistenza di un massimo di 5'000 membri delle forze armate, a favore del cantone dei Grigioni, è stato approvato dal Parlamento per gli incontri annuali del WEF dal 2022 al 2024.
Dal 6 gennaio l'esercito ha iniziato con i lavori di allestimento a Davos. Al WEF sono attesi circa 3'000 partecipanti internazionali provenienti dal mondo economico, politico, scientifico e sociale. Il motto per quest'anno è "Cooperazione in un mondo frammentato". L'elenco ufficiale degli
invitati non è ancora noto.
Il WEF è anche oggetto di critiche. Finora il comune ha ricevuto due richieste di raduni, ha dichiarato oggi a Keystone-ATS il segretario comunale di Davos Michael Straub. Una dalla Gioventù socialista Grigioni, che vuole organizzare una manifestazione il 15 gennaio nella piazza del municipio di Davos, e un'altra dal collettivo "Strike WEF". "Come nel 2022 e nel 2020, a gennaio cammineremo di nuovo tutti insieme verso Davos. Camminiamo contro il capitalismo, contro la crisi climatica e contro la crescente ingiustizia nel mondo", scrive il collettivo. La camminata da Landquart a Davos è prevista per il week-end di apertura del WEF, ha detto Straub.
Al WEF non ci sarà il presidente americano Joe Biden
Al WEF 2023 prenderanno parte circa 3000 persone provenienti da tutto il mondo e dagli ambiti più disparati, dall'economia, alla politica, alla scienza e alla società civile. Il presidente statunitense Joe Biden non si recherà a Davos e non lo farà neppure la sua vice Kamala Harris o il Segretario di Stato Antony Blinken. Gli Usa saranno rappresentati nei Grigioni da John Kerry, inviato speciale del presidente Biden per il clima, e dal ministro del lavoro Martin J. Walsh.
È già confermata la presenza della presidente della commissione europea Ursula von der Leyen e del cancelliere tedesco Olaf Scholz.