Il Consiglio federale discute di neutralità
Il Consiglio federale ritiene che la politica di neutralità, così come definita e attuata a partire dal rapporto sulla neutralità del 29 novembre 1993, continui a essere valida. Lascia alla Svizzera un margine di manovra sufficiente per reagire agli eventi che si stanno verificando nel continente europeo dall’inizio della guerra in Ucraina. Alla luce di ciò, la bozza del rapporto sulla neutralità in risposta al postulato delle commissioni di politica estera sarà adattata e adottata dal Collegio in autunno.
Mercoledì 7 settembre 2022 il Consiglio federale ha discusso del rapporto sulla neutralità in risposta al postulato delle commissioni di politica estera (22.3385 Chiarezza e orientamento della politica di neutralità). Sulla base di questa discussione, la bozza del rapporto sarà adattata e adottata dal Collegio in autunno.
Il Consiglio federale ritiene che rimanga valida la politica di neutralità così come definita e attuata a partire dal rapporto sulla neutralità del 29 novembre 1993. Le decisioni prese dal Consiglio federale dall’inizio del conflitto in Ucraina, come ad esempio quella di riprendere le sanzioni dell’Unione europea nei confronti della Russia, sono compatibili con la politica di neutralità della Svizzera. Questa politica lascia al Governo un margine di manovra sufficiente per reagire agli eventi in corso nel continente europeo dall’inizio del conflitto.
Il Consiglio federale continuerà ad analizzare le ripercussioni del conflitto sulle relazioni internazionali e l’anno prossimo, nel quadro della strategia di politica estera, presenterà una valutazione della situazione che contemplerà anche la politica di neutralità.