Vescovo Huonder sconfitto in tribunale
Sconfitta per il vescovo di Coira Vitus Huonder davanti al Tribunale amministrativo dei Grigioni nella vertenza su"Adebar", un centro di consulenza per la pianificazione famigliare, sostenuto finanziariamente dalla Chiesa cantonale cattolica grigionese.
Il centro, che ha sede a Coira e fornisce pure consigli su sessualità, gravidanza e vita di coppia, riceve un contributo di 15 mila franchi all'anno dal Corpus Catholicum, organismo della Chiesa cantonale. La diocesi di Coira già nel 2012 si era opposta al finanziamento poiché a suo dire Adebar non esclude l'aborto e anzi offre consulenza in merito. Nel 2014 la curia aveva ottenuto un parziale successo: al Corpus era stato chiesto di rivalutare il caso e di ascoltare il parere sia del vescovo che del suo vicario
generale Martin Grichting.
La vicenda è stata portata dalla curia davanti al Tribunale amministrativo. Si accusa il Corpus Catholicum di sostenere un ente quale Adebar, che in diversi campi agisce in chiara contraddizione con la dottrina della Chiesa cattolica, violando la libertà religiosa e il principio di legalità.
Il Tribunale amministrativo cantonale, in una sentenza resa nota oggi giunge alla conclusione che Adebar offre consulenze che non sono in contraddizione con la dottrina cattolica, e di conseguenza i fondi della Chiesa cantonale possono venir utilizzati "soltanto" per queste finalità.
La vicenda però non finirà qui, in quanto il vescovo Huonder e il vicario generale Grichting non intendono accettare la sentenza e faranno ricorso al Tribunale federale (TF) il cui verdetto "sarà ovviamente accolto", fa sapere in un comunicato la curia. Ma se neppure dal TF dovesse ottenere ragione, allora "la Chiesa cattolica dovrà prendere atto che lo Stato sta riducendo la sua libertà religiosa".