Più flessibilità per i dipendenti cantonali
Il governo grigionese vuole più flessibilità per i dipendenti dell'amministrazione cantonale. Oggi ha posto in consultazione - fino al 22 giugno - una revisione della legge sul personale che prevede la possibilità di lavorare fino a 68 anni, maggiore ricorso al lavoro a tempo parziale e al telelavoro, più vacanze e agevolazioni per conciliare la vita professionale e la cura dei figli.
La rigida regolamentazione dell'età pensionabile a 65 anni era talvolta problematica per i dipendenti cantonali, ha spiegato il consigliere di Stato Christian Rathgeb. Nella revisione parziale, il governo punta quindi a un prolungamento, se necessario e di comune accordo, con un tetto massimo legale posto a 68 anni. Già oggi è invece possibile andare in pensione anticipatamente.
Il governo vuole anche rendere il cantone più attraente come datore di lavoro, fornendo ai genitori più opportunità di impiego a tempo parziale e, indipendentemente dalla pandemia, consentire il telelavoro.
Nel suo progetto, l'Esecutivo vuole che le famiglie ricevano un sostegno finanziario per la cura dei bambini e auspica di attirare più donne nell'amministrazione cantonale.
Per quanto riguarda le vacanze, i dipendenti dovrebbero poter prendere cinque settimane dall'anno invece delle attuali quattro.
Il Gran Consiglio dovrebbe discutere il progetto nella sessione di febbraio 2022. La nuova legge sul personale potrebbe entrare in vigore al più presto il 1° gennaio 2023.