Mai così tanti turisti svizzeri nei Grigioni
Il 2020 registra nei Grigioni un primato di pernottamenti di svizzeri grazie alla situazione determinata dal Covid-19: sono stati 3,6 milioni ed è record assoluto. Tuttavia nel loro complesso i pernottamenti hanno subìto una diminuzione del 9%.
Nel 2020 i confederati hanno dovuto e voluto trascorrere le loro vacanze in patria. Per il Cantone dei Grigioni è stato un anno da primato mai riscontrato nel passato. Ciò, malgrado la chiusura forzata in primavera per le misure per lottare contro la diffusione del coronavirus, indica un comunicato di Grigioni Vacanze.
Rispetto agli altri cantoni, i Grigioni rimangono la destinazione interna più popolare per gli svizzeri. Nel confronto con l'anno precedente, l'aumento del pernottamenti è stato del 12,2%. Nel 2020 gli ospiti svizzeri hanno rappresentato il 75% di tutti i pernottamenti nei Grigioni, ciò che corrisponde ad una crescita di 14 punti percentuali rispetto al 2019.
"Siamo lieti di aver accolto così tanti ospiti svizzeri nell'estate e nell'autunno 2020. Dopo la chiusura della primavera 2020, i Grigioni, con la loro vasta e incontaminata natura, sono stati la meta più che mai richiesta dai connazionali", spiega il direttore di Grigioni Vacanze Martin Vincenz, citato nella nota.
La statistica dei pernottamenti pubblicata oggi da Grigioni Vacanze mostra tuttavia una diminuzione del 9,2%. Il calo è dovuto all'assenza dei clienti stranieri, alla diminuzione del turismo cittadino e alla mancanza dei pernottamenti che derivano ogni anno da congressi ed eventi di carattere internazionale.
Vincenz sottolinea come, per la destinazione degli stambecchi Gian e Giachen, sia di fondamentale importanza la presenza di ospiti svizzeri. L'offensiva promozionale "Graubünden holidays" è stata in grado di attirare l'attenzione necessaria per l'estate e l'autunno 2020 e di motivare i turisti rossocrociati a trascorrere le loro vacanze in terra retica.
Il direttore di Grigioni Vacanze pone uno sguardo preoccupato sulla stagione invernale in corso e sulla riapertura a lenta cadenza dettata dalle autorità federali e cantonali. "A questo punto solo un'importante iniezione di liquidità a favore del settore turistico potrà permettere di guardare al futuro con il giusto ottimismo".