Parco Val Calanca: il candidato di lingua italiana
Il giovane Parco Val Calanca, nato dalle ceneri del progetto Parc Adula, sta vivendo la sua prima stagione estiva. La candidatura a Parco nazionale naturale dura tre anni. Buona la frequenza degli ospiti, anche dal Ticino.
Il parco è situato nel Grigioni di lingua italiana, all'interno del Moesano. Sul sito web del parco si legge che la regione è caratterizzata da «una natura selvaggia e incontaminata, da
insediamenti tradizionali con costruzioni in pietra e legno, da antiche mulattiere, da testimonianze di cultura alpina, da arte plurimillenaria, barocca e contemporanea, e da eccellenti prodotti locali alimentari e artigianali».
Presieduta da Graziano Zanardi, l'associazione del Parco Val Calanca è stata fondata alla fine del 2019 e coinvolge i comuni di Mesocco, Rossa, Buseno e Calanca. La direzione è stata affidata all'ingegnere forestale Henrik Bang. A livello storico, culturale e formativo è assistito da Giulia Pedrazzi, mentre Marina Martinali si occupa del settore agricolo e paesaggistico.
Coinvolgimento della popolazione
Il progetto persegue un approccio dal basso verso l'alto e il coinvolgimento della popolazione, attraverso incontri, serate informative, gruppi di lavoro e workshop, assume un valore
fondamentale. Le attività della direzione del parco e quelle del comitato direttivo sono seguite anche da un gruppo di accompagnamento che rappresenta i vari gruppi di interesse locale.
Fra tre anni la qualità del lavoro e gli sforzi legati allo sviluppo del progetto saranno premiati dall'Ufficio federale dell'ambiente con il riconoscimento ufficiale a "Parco Naturale Nazionale".
La prima stagione estiva
Il parco si è dotato di una sede amministrativa ad Arvigo e la direzione ha subito proposto attività ed eventi rivolti al pubblico, come le viste guidate all'Archivio regionale della Calanca, il "Forest Bathing a Braggio", una sorta di immersione totale nella natura, l'evento "Due cuori e una cascata ad Augio", un'azione di raccolta rifiuti e una camminata popolare.
Il direttore Henrik Bang conferma a Keystone-ATS il promettente e positivo inizio delle attività estive, favorite anche un poco dalla particolare situazione legata al Covid19. Gli ospiti del parco sono per lo più di provenienza svizzero-tedesca, ma si registra anche una buona affluenza ticinese, in particolare per le visite giornaliere.