Da Berna sì alle chiusure ma in casi eccezionali
Nella lotta al coronavirus il Consiglio federale può autorizzare i Cantoni a ordinare la temporanea limitazione o cessazione delle attività di determinati settori dell’economia se la situazione epidemiologica lo richiede. Nella sua seduta del 27 marzo 2020 ha adottato una modifica della pertinente ordinanza.
Se a causa della situazione epidemiologica sussiste un pericolo particolare per la salute della popolazione, il Consiglio federale può autorizzare un Cantone a ordinare la temporanea limitazione o cessazione delle attività di interi settori dell'economia. Le aziende che plausibilmente attuano i provvedimenti concernenti l'igiene e il distanziamento sociale possono tuttavia continuare a esercitare la loro attività.
Un Cantone può presentare una domanda di autorizzazione se, anche dopo aver fatto ricorso al sostegno di altri Cantoni, non dispone più di sufficienti capacità nell'assistenza sanitaria, se è altamente probabile che i settori economici interessati non siano in grado di attuare i provvedimenti di prevenzione prescritti e se il loro funzionamento è compromesso perché vengono a mancare i lavoratori frontalieri. Le parti sociali devono inoltre approvare la decisione del Cantone e devono essere garantiti sia l'approvvigionamento della popolazione con beni d'uso quotidiano sia l'approvvigionamento delle strutture sanitarie. Se i provvedimenti adottati vanno oltre quanto autorizzato dal Consiglio federale, decade per il Cantone il diritto all'indennità per lavoro ridotto della Confederazione.
All'origine di questa regolamentazione vi è la decisione del Cantone Ticino di chiudere per un periodo limitato le aziende e i cantieri. Il 20 marzo scorso, il Consiglio federale aveva deciso che i Cantoni possono chiudere soltanto i cantieri o le aziende che non rispettano le raccomandazioni concernenti l'igiene e il distanziamento sociale.