
Christoph Blocher a Poschiavo
- 25-07-2019
Christoph Blocher, l’emblema dell’UDC, a Poschiavo
Effettivamente ancora oggi, pur nell’avanzata età (classe 1940), Christoph Blocher viene sempre ritenuto il punto di riferimento idealistico del partito dell’Unione democratica di centro (UDC). Sabato scorso, 20 luglio 2019 si è presentato al numeroso pubblico nel salone della Tor di Poschiavo.
A dire la verità sono rimasto un po’ sorpreso del fatto che Christoph Blocher non abbia parlato in svizzero-tedesco (Schwyzerdütsch), che per lui è sicuramente più alla mano, come succede a noi per il nostro pusc’ciavin. Invece si è espresso in buon tedesco, a mio parere con qualche difficoltà nel trovare le parole giuste. Nel suo esposto di carattere prettamente politico sono convinto che pensava in svizzero-tedesco e traduceva contemporaneamente nella buona lingua. Lo ha fatto per rispetto alla nostra gente che comprende meglio il buon tedesco. Christoph Blocher è senza alcun dubbio un uomo che ha un certo carisma nelle sue esternazioni, delle quali ne è anche totalmente convinto. Però in politica è sempre bene udire tutte le campane!
Fatta questa premessa, la serata è iniziata con una introduzione da parte di Livio Zanolari. La manifestazione era allietata da un giovanissimo quintetto di belle e giovani ragazze con strumenti a fiato, dirette nientepopodimeno che dal direttore della Filarmonica di Poschiavo, Gioacchino Sabbadini.
Il saluto ufficiale è stato porto il presidente dell’UDC Valposchiavo Fulvio Betti, il quale ha sottolineato che Christoph Blocher è la terza volta che viene a Poschiavo in sette anni, cioè da quando è nata l’UDC valligiana. Ha salutato i politici valposchiavini presenti e in particolare i candidati da rinominare al Consiglio nazionale, i grigionesi Magdalena Martullo-Blocher e Heinz Brandt, nonché il nuovo candidato poschiavino Livio Zanolari. Fulvio Betti ha terminato citando l’art. 2 della nostra costituzione, il quale cita: «La Confederazione Svizzera tutela la libertà e i diritti del Popolo e salvaguarda l’indipendenza e la sicurezza del Paese». Prima dell’intervento del Conferenziere – come da tradizione UDC – è stato cantato il Salmo svizzero.