Commissione chiude prima inchiesta
La Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) sul cartello dell'edilizia grigionese ha concluso l'indagine concernente l'intervento di polizia nei confronti di Adam Quadroni, l'imprenditore edile che nel 2018, con le sue rivelazioni, portò alla luce lo scandalo degli appalti truccati.
LA CPI ha iniziato il proprio lavoro un anno fa: l'organo, votato all'unanimità dal Gran Consiglio, è nato il 13 giugno 2018 con lo scopo di indagare sullo scandalo degli appalti truccati nel settore delle costruzioni in Bassa Engadina, scoperti dalla Commissione federale della concorrenza (COMCO). Da allora la CPI si è riunita oltre 40 altre volte e ha svolto circa 80 ore di interrogatori, scrive la commissione stessa in una nota odierna, concludendo le operazioni d'inchiesta relative ad Adam Quadroni.
Durante l'estate sarà redatto il rapporto parziale. In seguito le persone coinvolte avranno la possibilità di prendere posizione. Il rapporto parziale sarà presentato al Gran Consiglio presumibilmente nella sessione di dicembre 2019.
Parallelamente è in corso un'inchiesta sul ruolo di membri del Governo e di collaboratori dell'amministrazione e loro possibili responsabilità in relazione a procedure di aggiudicazione nell'edilizia. Da verificare è anche se la vigilanza interna abbia operato correttamente.
Chi disponesse di indicazioni che potrebbero essere rilevanti per l'attività della CPI, ricorda la commissione, è invitato a mettersi in contatto tramite il sito web www.pukbaukartell.ch.