Piz Cengalo: prosegue il procedimento penale
In relazione alla frana del Piz Cengalo verificatasi nel 2017 la Procura pubblica dei Grigioni prosegue il procedimento penale. Il procedimento è aperto nei confronti di due collaboratori dell'Amministrazione cantonale nonché di una persona che operava su incarico del Cantone dei Grigioni. Per le persone coinvolte vale la presunzione d'innocenza.
«Le conseguenze della frana gravano molto sia sui familiari delle otto vittime sia sui collaboratori interessati», ha dichiarato Urban Maissen, capo dell'Ufficio foreste e pericoli naturali. «Esprimiamo la nostra vicinanza a coloro che a seguito della frana hanno perso i propri cari.» Per l'Amministrazione cantonale è molto importante che il procedimento avanzi rapidamente e che possa essere fatta chiarezza a beneficio di tutte le persone coinvolte. Fornirà perciò il contributo necessario.
Trattandosi di un procedimento in corso, la responsabilità riguardo al procedimento e alla relativa comunicazione spettano alla Procura pubblica dei Grigioni. Perciò l'Ufficio foreste e pericoli naturali dei Grigioni e il Dipartimento interessato per materia non forniranno ulteriori informazioni in merito all'oggetto del procedimento penale oltre a quanto contenuto nel presente comunicato stampa.
Informazioni di fondo
Il 23 agosto 2017 dal Piz Cengalo, in Val Bondasca, si sono staccati tre milioni di metri cubi di roccia, che sono precipitati a valle. Otto persone hanno perso la vita. A seguito dell'abbandono dell'inchiesta penale da parte della Procura pubblica dei Grigioni nel 2019, i familiari delle vittime hanno presentato ricorso e hanno portato il caso dinanzi al Tribunale federale. Il Tribunale federale ha accolto il ricorso. La Procura pubblica dei Grigioni prosegue ora il procedimento penale. Fino a una sentenza definitiva, per tutte le persone coinvolte vale la presunzione d'innocenza.