Impianti di risalita, -40% in gennaio
A causa delle restrizioni dovute al Covid-19 nel mese di gennaio gli impianti sciistici dei Grigioni registrano un forte calo del fatturato. Una chiusura totale avrebbe rappresentato una danno totale per l'economia turistica grigionese.
L'organizzazione mantello degli impianti di risalita grigionesi, la Bergbahnen Graubünden, comunica oggi che la diminuzione del 40% delle entrate nei 23 comprensori è paragonata a quella del mese di gennaio 2020, quando le piste da sci erano ancora aperte regolarmente. Alla fine dicembre il calo delle entrate era ancora ancora del 22,8%.
Nel mese di gennaio il numero degli ospiti è diminuito del 41,4% e le perdite stanno in diretta relazione con l'usuale provenienza dei turisti. Ad una percentuale elevata di ospiti stranieri di una regione turistica corrisponde un aumento delle perdite di fatturato. Valga come esempio la regione di Samnaun, che subisce anche il contraccolpo per la chiusura, in Austria, del comprensorio sciistico partner di Ischgl.
Nonostante le previsioni contrarie, nelle regioni sciistiche grigionesi non si sono sviluppati focolai da coronavirus. Secondo il comunicato degli impianti di risalita dei Grigioni (Bergbahnen Graubünden) la maggior parte degli appassionati dello sport sulla neve si comporta con la necessaria disciplina, è paziente e collaborativa. Le misure di protezione funzionano e i testi da Covid-19 aziendali facoltativi di alcune strutture favoriranno un ulteriore aumento della sicurezza. Il presidente delle Bergbahnen Graubünden ricorda che: "Le limitazioni delle vendite dei biglietti giornalieri e l'appello generale di rimanere a casa hanno avuto un forte impatto sul comportamento degli ospiti". Non vanno dimenticate anche altre cause, come le restrizioni legate al settore della ristorazione e la mancanza di strutture per il riscaldarsi quando necessario, in particolare per le famiglie. Sono venuti a mancare anche le gite aziendali, le attività delle associazioni e settimane bianche delle scuole.
Al cospetto della situazione attuale, il presidente Martin Hug, a nome di Bergbahnen Graubünden, chiede al cantone dei Grigioni e alla Confederazione un forte sostegno finanziario. Ricorda inoltre che, rispetto ad altri settori, gli impianti di risalita non hanno ancora ricevuto nessuna promessa di compensazione finanziaria. Secondo Hug la sola ordinanza per i casi di rigore non potrà bastare alla copertura del deficit.