Fare lezione di musica a distanza è possibile
- 23-04-2020
In seguito alla chiusura di tutte le attività dovuta al coronavirus, anche la Scuola Musicale Poschiavo (SMP) ha dovuto reinventarsi. Nel giro di pochi giorni ha saputo riorganizzarsi, senza che gli allievi perdessero ore di insegnamento, garantendo così la continuità alle lezioni di musica e i posti di lavoro. Capiamo come attraverso alcune domande al Direttore della SMP Marco Ronconi.
Com’è stata la prima reazione quando è giunto l’ordine di chiusura dei corsi in presenza?
La proposta della “Scuola Musicale Poschiavo” rivolta a tutti gli utenti per fronteggiare le nuove normative sul coronavirus è stata accolta molto bene da insegnanti, allievi e famiglie. Anche se all’inizio sembrava di dover far fronte a un lavoro titanico, la nuova organizzazione didattica, questa nuova formula sembra sia diventata parte della “quotidianità” in breve tempo.
In questo modo si è potuta evitare l’interruzione dei corsi. La scuola si è preparata per organizzare al meglio un’esperienza nuova! Insegnanti e allievi settimanalmente e attraverso Skype, Facebook, FaceTime o altri software che integrano sistemi audio/video, si “confrontano” garantendo da parte della scuola una certa continuità dell’apprendimento che altrimenti sarebbe venuto a mancare. Siamo soddisfatti dei riscontri che ci sono stati dati dalle famiglie.
Queste tecnologie sono adatte per qualsiasi tipo di lezione, individuale e di gruppo?
E’ stato possibile utilizzare la tecnologia per le varie classi strumentali: strumenti a tastiera, fiato, corda, percussioni, canto. La mia domanda: in caso di necessità, sarà possibile in futuro riuscire a gestire anche lezioni a gruppi, come il Coro Doppiavì, il Coro voci bianche e l’orchestra? Per ora credo ci si possa accontentare ma le innovazioni come sempre sapranno stupirci. Sono certo che l’ipotesi non sia così lontana e, ripeto, in caso di necessità, credo sia possibile immaginare prove per gruppi anche attraverso queste tecnologie.
Come è stata sostituita la mancanza dell’insegnante in presenza?
Insegnare uno strumento musicale, soprattutto all’inizio comporta parecchie difficoltà e prevede un rapporto fisico allievo/docente. Anche se ha dato buoni risultati, questa è e rimane una soluzione per l’emergenza. Per supplire alla mancanza fisica dell’insegnante, si è subito dato il via allo scambio di materiale online, sia da parte dei docenti con l’invio di spartiti, filmati, audio, ma anche da parte degli allievi con l’invio di proprie video-registrazioni per verificare lo svolgimento dei compiti assegnati. Il sostegno delle famiglie è stato fondamentale, hanno collaborato, hanno assistito in particolare i più piccoli a preparare e a gestire il collegamento. Gli insegnanti con professionalità hanno saputo coinvolgere i ragazzi, i quali stanno rispondendo in modo positivo, entusiasti, con la voglia di fare.
E come vi siete organizzati per la danza?
Purtroppo con il gruppo danza le lezioni online non funzionano. C’è in progetto, se le misure sanitarie lo consentiranno, nel mese di agosto una sorta di workshop, oppure, visto il periodo, chiamiamolo campo estivo.
Attendiamo le disposizioni con la speranza che si possa fare….
Un breve commento finale?
Credo che in questo particolare momento la musica ma non solo, l’arte in generale, possa colmare i vuoti che abbiamo dentro. Non sappiamo ancora per quanto tempo possa durare tale situazione: mi auguro che il prima possibile si riprenda con la normalità in tutti i sensi, non solamente riferito alle lezioni di musica.
