
Sedicenti arrotini: "truffa" ben congeniata
Numerose segnalazioni, sono giunte alla redazione de "Il Grigione Italiano" in seguito alla notizia apparsa la scorsa settimana sul nostro settimanale, relativa la prestazione di manodopera da parte di sedicenti arrotini. In Valposchiavo sono state raggirate diverse persone, le vittime agiscono in buona fede e si fidano dei loro interlocutori. Questi arrotini si presentano a scadenze regolari in Valle e bussano di porta in porta offrendosi per affilare forbici, coltelli, lame, asce e scure. Al momento della riconsegna della merce, la brutta sorpresa: limare gli arnesi costa molto più che comprarli nuovi, inoltre i prezzi per il servizio di manodopera possono raggiungere cifre esorbitanti e sforare anche i 1000 CHF. Il prezzo per prestazioni di manodopera come l'affilamento di forbici, attrezzi e vari arnesi per legge va stabilito in anticipo, in maniera vincolante e per iscritto. Se ciò avvenisse, nessuno accetterebbe prezzi esorbitanti per un semplice servizio di affilatura. La scorsa settimana purtroppo c'è chi ha pagato 250 CHF per l'affilatura di pochi coltelli e impaurito dai raggiratori ha preferito saldare il conto senza sollevare obiezioni. Alcuni non hanno più visto la loro merce fare ritorno, altri per limare tre paia di forbici hanno sborsato 70 CHF. Abbiamo contattato l'Ufficio della migrazione dove viene rilasciata la licenza per commercio ambulante: nessuno è al corrente della situazione, nonostante questi arrotini siano attivi da diversi anni in Valposchiavo. Per la prima volta sentono parlare di questa vicenda e ci rimandano alla Polizia cantonale, poiché solo in seguito ad un loro intervento diretto all'Ufficio migrazione il permesso non potrebbe più venir rilasciato. Comprovare una truffa in Svizzera è difficilissimo, per questo la Svizzera sembra essere l'Eldorado delle truffe. "Per comprovare una truffa, deve essere evidente l'inganno - spiega Carlo Monigatti, procuratore pubblico - cioè l'inganno deve avvenire con astuzia. Ciò che nei casi avvenuti in Valposchiavo non potrebbe essere il caso. (...) Allo stato attuale, quale primo passo, ritengo possa essere utile un intervento della Polizia presso il competente ufficio, rappresentando la situazione, cioè le numerose lamentele pervenute dalla popolazione, che - a torto o a ragione - si sente quantomeno ingannata".