La Valposchiavo e la «No Billag»: aggiornamento
- 25-01-2018
Una presa di posizione di alcuni cittadini e cittadine promotori è a disposizione di tutti per essere firmata. Si tratta di una pubblica dichiarazione di voto contraria all’iniziativa No Billag.
Il 4 marzo noi voteremo NO a No Billag.
L’iniziativa No Billag potrebbe avere gravi ripercussioni per le regioni più periferiche della Svizzera. È infatti evidente che l’abolizione senza possibilità di aggirare l’ostacolo di ogni forma di finanziamento pubblico alle emittenti radio TV pubbliche e private avrà contraccolpi importanti particolarmente per le minoranze del nostro Paese. Per evitare di dover tentare – probabilmente inutilmente – di mettere una pezza a posteriori un gruppo di cittadini ha deciso di esprimere la propria contrarietà a sacrificare un servizio, che pur con i suoi limiti, tiene conto delle differenze e delle caratteristiche di tutto il territorio nazionale.
L’iniziativa No Billag vieta alla Confederazione ogni forma di finanziamento pubblico a emittenti radio TV pubbliche e private; venisse approvata comporterebbe la chiusura della SSR/SRG e di diverse emittenti regionali.
Per noi valposchaivini, per noi grigionitaliani e per la Svizzera Italiana significherebbe l’eliminazione di diversi programmi, irrealizzabili senza il contributo del finanziamento pubblico. Infatti, fra l’altro, la radio e la televisione pubbliche hanno il compito di contribuire all’istruzione e allo sviluppo culturale, alla libera formazione delle opinioni e all’intrattenimento.
L’iniziativa tende in particolare a voler eliminare la SSR/SRG, l’unica emittente radiotelevisiva che tiene ampiamente conto delle nostre regioni periferiche e delle minoranze linguistiche.
Se l’iniziativa fosse accettata le concessioni federali per la diffusione radio e TV finirebbero in mano ai grandi gruppi mediatici, che hanno sede principalmente al di fuori della Svizzera.
Che questi conglomerati mediatici tengano conto delle nostre realtà è impensabile, ma non solo, i «normali» programmi da scegliere sarebbero a pagamento e certamente i costi ben superiori a 1 franco (un franco!) al giorno che pagheremo a partire dal prossimo anno alla emittenti pubbliche e private detentrici di una concessione radiotelevisiva in Svizzera.
Quindi vi esortiamo a votare NO a No Billag e a sostenere attivamente la nostra presa di posizione comunicando il vostro nome, cognome e paese al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., così entrerete anche voi nell’elenco dei sostenitori di «voto NO a No Billag».
I promotori, in ordine alfabetico: Patrick Balzarolo (Poschiavo), Renato Cirolo (La Rasiga), Livio Luigi Crameri (Le Prese), Luca Crameri (S. Antonio), Patrik Crameri (San Carlo), Elvezio Lardi (Prada), Daniele Misani (Poschiavo), Danilo Nussio (Ginetto), Lorenzo Passini (San Carlo) Antonio Platz (Miralago), Moreno Raselli (Amianti), Francesco Vassella (Poschiavo), Michele Zanetti (Prada)
Firmatari: Davide Vassella (Poschiavo), Fabiola Monigatti (Poschiavo), Maria Olgiati (Poschiavo), Achille Olgiati (Poschiavo), Nicola Crameri (Brusio), Claudio Lanfranchi (Poschiavo), Roberto Tognina (Brusio), Andrea Gervasi (Poschiavo), Ugo Scaramuzzi (Brusio), Afra Scaramuzzi-Cortesi (Brusio), Werner Steinmann (Poschiavo), Arianna Nussio (Brusio)